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Cronaca

FABRIANO Aree gioco affollate, beffati i divieti del Sindaco

Tante le famiglie che in questi giorni, nonostante la dura presa posizione del primo cittadino, continuano a frequentare gli spazi dedicati ai bambini

 

 

FABRIANO, 24 giugno 2020 – La dura presa di posizione del primo cittadino Gabriele Santarelli nei confronti dei cittadini “ribelli” non è servita a niente. Nei giorni successivi alla polemica innescata dal post del sindaco (leggi l’articolo), siamo andati a vedere se le aree adibite ai giochi per i bambini erano deserte.

Invece no. Come se niente fosse, parecchie famiglie erano nei parchi con i bambini che se la godevano tra un gioco e l’altro. Insomma, i divieti  e i successivi appelli non hanno funzionato a dovere. Ma sarebbe più onesto dire che sono stati ignorati.

Certo, dopo il decreto emanato il 13 giugno dal Presidente Conte anche l’amministrazione di Fabriano adesso si appresta a riaprire i parchi nel rispetto delle norme anti contagio. Soltanto che sembra però che i cittadini abbiamo risolto il problema da soli: da diversi giorni infatti i nastri di imballaggio posti nelle aree gioco dei bambini, all’interno dei parchi della città, sono stati rimossi. Di conseguenza, nonostante i cartelli di diveto rimasti affissi, i giochi vengono utilizzati senza preoccupazione per assembramenti, soprattutto senza che  l’amministrazione ne abbia ancora dato il consenso (leggi l’articolo).

Non certo colpa dei bambini, che vogliono giustamente divertirsi in queste giornate estive, considerando la situazione di stress subita durante il lockdown, piuttosto l’attenzione ricade sui genitori che non sembrano essere troppo preoccupati di far rispettare quelle poche regole, a partire dalla rimozione dei nastri.

«Stiamo lavorando per poter riaprire le aree giochi dei parchi nel rispetto delle indicazioni previste nell’allegato 8 al DPCM del 13 giugno – ha scritto il sindaco Santarelli in un lungo post su Facebook – Purtroppo nelle ultime settimane abbiamo capito di non poter contare su quella alleanza tra amministrazione pubblica e famiglie che avrebbe potuto consentire di affrontare questa fase con i giusti tempi e la sufficiente tranquillità».

redazione

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