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Fabriano Assunzioni esterne, nuovo affondo di Sorci

Dopo la replica dei capigruppo di maggioranza, nuovo capitolo della discussione

Fabriano, 21 settembre 2022 – La risposta giunta dai tre rappresentanti delle liste di maggioranza della giunta Ghergo, alla nota con la quale ho reso pubblico, che ho presentato un’interpellanza su alcune assunzioni, “fiduciarie”, esterne all’Ente, che l’Amministrazione fabrianese, sta effettuando al fine di costituire lo staff del sindaco Ghergo, sembra quella data nei cartoni animati, quando il personaggio viene colto con il dito nella marmellata. Tendono a giustificare, l’ingiustificabile.

Nulla contro legge, ma è una questione di stile e opportunità nei confronti dei cittadini, soprattutto di chi si è presentato innanzi agli elettori parlando di civismo reale eche avendo avuto tanto da questa città, è giunto il momento che si restituisca, hanno affermato e scritto, dimenticandosi di aggiungere, “ma con i soldi pubblici”. Procedano pure, soprattutto per il ruolo legato alla comunicazione che i fabrianesi tutti si sono accorti di quanto ce ne sia bisogno.

Io stesso in passato, ho individuato, assumendomi la responsabilità, nel ruolo di portavoce una figura storica, fuori dai giochi di partito, non come ora, ma a disposizione dell’Ente in modo istituzionale, non a servizio di Sindaco, Giunta e maggioranza per parlare di politica.

Alcuni esponenti dell’attuale maggioranza, dovrebbero ricordarlo, ma evidentemente la memoria inizia a scarseggiare. In secondo luogo, vorrei evidenziare rispetto alla questione legata alle indennità sollevata dal trio politico, anche in questo caso si è preferito rispondere, senza leggere bene quanto da me detto e scritto.

Mi sono solo limitato ad affermare, che con gli aumenti alle indennità, questa Giunta oggettivamente percepirà rispetto al passato una maggiorazione, non solo quella dell’anno in corso, ma anche nei prossimi anni, così il governo Draghi ha stabilito. Mi auguro, visto che è composta da stimati professionisti, che si proceda alla riduzione nei casi previsti dalla normativa vigente.

Forse l’ex sindaco Sagramola potrebbe spiegargli come, visto che Paladini scorda stranamente che nel 2005, lui stesso dovette sottostare alla diminuzione del 10% come previsto in finanziaria dell’epoca, scordandosi anche che l’emolumento della Giunta 2002, rimase quella sotto i 30 mila abitanti, per mio preciso volere, nonostante il Censimento, avesse certificato il passaggio alla classe superiore del Comune. Io credo che chi amministra una piccola città come la nostra, non lo fa per lo stipendio ma per passione.

Aggiungo per certificare le difficoltà della nostra città, che siamo purtroppo abbondantemente tornati sotto i 30 mila abitanti, a buon intenditore poche parole. Infine, qualche legittimo interrogativo.

La situazione legate alle finanze comunali, come affermato dall’assessore Marcolini, non è delle più rosee. Quindi, c’era effettivamente necessità di una spesa extra stipendio per le due figure “di fiducia”? Quando la struttura è fisicamente carente fisicamente e quindi invece di assumere operai, tecnici, ecc., a parte il ruolo del “comunicatore”, che lo ribadisco è sacrosanto, si spendono soldi pubblici per la figura della “segretaria” del Sindaco, è necessaria? Quando abbiamo tanti dipendenti comunali interni e anche bravi per questo ruolo?

Oppure la verità di questa scelta è nella parola “DI FIDUCIA”, parola che mi manda in bestia, alla faccia del clima aziendale. Semplici interrogativi ai quali mi attendo una risposta concreta e non strumentale. Non vorrei fosse solo l’inizio per ulteriori incarichi e consulenze elargite a piene mani, magari per saldare sostegni politici.

In questo caso, però, lo rivelo io per primo, sì che sono stato polemico e strumentale. Ma come ben si sa, meglio essere preveggenti, che costretti a rispondere dopo aver letto e fatto finta di non capire quello che si è letto.

Fa sorridere anche il bando pubblico per il reclutamento, che recita “procedura comparativa”, trattandosi di “incarico di fiducia” bastava senza prendere in giro i cittadini assumersi la responsabilità della scelta. Non fare i finti moralisti della trasparenza, quando oramai in città, si fanno i nomi dei predestinati altro che il bene della collettività.

Roberto Sorci

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