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FABRIANO Bar e caffetterie, clienti in diminuzione anche prima delle 18

Erano con gli aperitivi del tardo pomeriggio gli incassi più consistenti, il timore di un nuovo  lockdown è ormai tangibile tra i gestori

 

FABRIANO, 30 ottobre 2020 – Per nulla semplice la situazione che tocca i bar e le caffetterie del centro storico della città che a seguito del decreto uscito recentemente hanno dovuto anticipare la chiusura alle 18, mantenendo la possibilità di vendita al dettaglio dei prodotti. 

Questa possibilità comunque non aiuta perché, come raccontano appunto i gestori, dopo le 18 in giro non c’è quasi nessuno, e anche nelle fasce orarie della mattina i clienti sono diminuiti

«Chi lavora continua a venire a prendere il caffè, anche a metà mattina – dicono al Bar Anila– ma manca tutta quella fetta di clienti che veniva in centro anche solo per passeggiare, mamme o nonni con i bambini piccoli, persone in pensione. Le persone escono molto di meno».

Al Caffè Storelli soffrono la differenza ma c’è un’aria comunque positiva: «La possibilità di vendere al dettaglio dopo la chiusura ci permette di poter vendere ad esempio panettoni artigianali o prodotti di cioccolateria – dicono -. La chiusura alle 18 ci ha tolto per lo più quella fascia di clienti che veniva qui per consumare la cioccolata calda.»

Per quei bar che facevano il maggior numero di incassi con gli aperitivi è una fatica ulteriore, come fanno capire ad esempio al Bar Mario o al Mimosa

«Già quando la chiusura è stata anticipata alle 24 il nostro incasso era diminuito notevolmente – dicono al Bar Mario – ora che la chiusura è alle 18 abbiamo perso tutta quella fetta che si faceva con gli aperitivi, e molto spesso ci troviamo a dover buttare via i pezzi dolci o salati che non sono stati venduti durante la colazione».

A questo proposito alcuni pensano di vendere dopo la chiusura i prodotti freschi avanzati dalla giornata, magari con un prezzo scontato. Un modo per evitare ulteriori sprechi in questa situazione in cui il timore di un nuovo lockdown è ormai tangibile tra tutti i gestori.

Sara Marinucci

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