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Cronaca

FABRIANO BATTIBECCHI A SINISTRA, PAPALE ATTACCA ARTECONI

FABRIANO, 29 maggio 2017 – Tensione a sinistra tra Crescenzo Papale e Vinicio Arteconi. A scatenare la “rabbia politica” del Partito Comunista dei Lavoratori l’evento di sabato scorso organizzato da Fabriano Progressista dove sono intervenuti Enrico Rossi (presidente della giunta regionale Toscana), Arturo Scotto e Lara Ricciatti (Deputato e Vicepresidente del Gruppo Articolo Uno presso la Camera Deputati) e Gianfranco Leonelli (Coordinatore Articolo Uno Provincia Ancona).

“A tirare la volata per Fabriano Progressita è sceso in campo addirittura il presidente della Giunta Regionale Toscana, Enrico Rossi – spiega Papale – ovvero uno dei maggiori dirigenti del PD ora uscito per approdare appunto alla nuova formazione politica, ovvero il protagonista della tanto contestata riforma sanitaria in Toscana, dove proprio la Giunta guidata dall’Onorevole Rossi, ha fatto insorgere e nascere tantissimi comitati cittadini in difesa degli ospedali e della sanità pubblica”.

E qui il Pcl prosegue l’attacco con Papale che ricorda che “Il Movimento Democratico Progressista Art. Uno, per chi non lo sapesse, non è altro che l’ennesima formazione a sinistra del PD in cui spiccano fra tutti i nomi degli Onorevoli D’Alema e Bersani, che dopo aver votato e approvato tutte le peggiori schifezze contro i lavoratori, si smarcano da Renzi per ritagliarsi così uno spazio politico alla sua sinistra con la solita operazione di gattopardismo politico in vista delle ormai imminenti elezioni politiche. Nel migliore dei casi l’ennesima formazione riformista che non serve a nessuno ma solo a concertare nuovi tagli allo stato sociale e nuovi sacrifici per i lavoratori”.

Rivendica indipendenza e vicinanza ai lavoratori Papale, concludendo che “Noi non abbiamo mai tradito gli operai e gli sfruttati di questa società, di questa città. Il nostro programma è l’unico che può iniziare un vero cambiamento a Fabriano perchè è lunico che mette in discussione il dogma delle compatibilità economiche. Noi siamo dalla parte dei lavoratori”.

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