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FABRIANO Bilancio e Servizi sociali, due dicasteri senza assessori

In Consiglio comunale la ratifica dei regolamenti per la tassa rifiuti e Imu, ma ci si aspetta anche di conoscere chi sarà chiamato a gestire le Finanze

 

Simona Lupini

FABRIANO, 23 settembre 2020 – Riunione del Consiglio comunale convocato per domani, giovedì 24 settembre alle ore 18 presso la sala Conferenze del Palazzo del Podestà, in largo Bartolo da Sassoferrato per la approvazione dei regolamenti della tassa rifiuti, Imu e l’affidamento del servizio di tesorerie comunale con diverse altre questioni che animano il dibattito politico, tra cui il recente decreto del sindaco Santarelli, che ha revocato l’incarico ad un dirigente del Comune di Fabriano,  Vincenzo Capaldo, dell’Assetto Territoriale, nominato solo un anno fa. Contestualmente avendo partecipato alla selezione per l’incarico ben nove persone, il sostituto sarà scelto tra questi.

Altro argomento da discutere, dopo le dimissioni del giugno scorso dell’assessore al Bilancio, Francesco Bolzonetti, la sua nuova nomina e con ogni probabilità, sul tavolo, ci sarà anche quella dell’assessore ai Servizi Sociali, poiché, Simona Lupini è stata eletta in Consiglio regionale.

Sull’assenza di un assessore ad hoc al Bilancio ed ai Servizi Finanziari, con una interpellanza il consigliere Andrea Giombi, sottolinea: «Tale incarico è attualmente ricoperto ad interim dal Sindaco, il quale ha già le seguenti deleghe: sostenibilità ambientale e rifiuti, verde pubblico, frazioni, servizi alla persona, informatica, comunicazione, controllo di gestione, partecipate, ottimizzazione delle risorse, tributi, patrimonio comunale (in condivisione con l’assessore Pascucci); al momento del protocollo telematico del presente atto sono trascorsi quattro mesi da quando il Comune di Fabriano non ha una figura politica e professionale dedicata interamente al Bilancio ed ai Servizi Finanziari e ancora non si conosce il motivo per cui è passato un così considerevole lasso di tempo senza aver sostituito Bolzonetti – e incalza Giombi – è in atto una censura di sistema dei 5 Stelle in città: questa è una democrazia di plastica e ne spiego i motivi. Si è tenuta la conferenza dei capigruppo per fissare la data del prossimo Consiglio Comunale, a distanza di circa 2 mesi dalla precedente riunione dell’Aula. In questo così considerevole lasso di tempo avevo protocollato quattro interpellanze. Ebbene, a distanza di due mesi potrò discutere solo una delle quattro interpellanze. Il motivo? Il nuovo regolamento voluto dai 5 stelle, che è volto ad impedire l’attività delle opposizioni. E ritengo soprattutto per impedire la mia opposizione».

Conclude Giombi: «Grazie a questo loro modo di procedere porterò in aula consiliare solo il tema delle scuole e dovrò ancora attendere per discutere sulla questione Area Industriale di Crisi Complessa e sulla exJp industries, nonché sul pericolo dovuto alla presenza di animali selvatici in pieno centro, e dovrò attendere anche per capire come mai dopo quasi 90 giorni non si ha ancora un Assessore al Bilancio e ai Servizi Finanziari. In questo modo, dal momento che la media è di un Consiglio Comunale ogni 2 mesi, io e gli altri colleghi non possiamo presentare più di 6 atti interrogativi ogni anno. Fabriano deve dire basta al grillismo».

Daniele Gattucci

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