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Cronaca

FABRIANO Calano le donazioni, ma la pandemia non ferma l’Avis

La pandemia colpisce l’Avis, che non molla e prosegue l’attività di sensibilizzazione anche attraverso i social

FABRIANO, 23 gennaio 2021 – Numero dei donatori in calo nel 2020, e la causa principale sembra essere l’emergenza Covid nella quale ci si trova da marzo scorso ad oggi. Sono circa 430 i donatori che mancano rispetto al 2019, anno che aveva già avuto un piccolo calo.

«Diciamo che con il calo degli abitanti a Fabriano è diminuito anche quello dei donatori, come si nota dal 2018 al 2019 – spiega Rosa Brandi presidente dell’Avis di Fabriano -, ma quello del 2020 è stato più evidente, e sicuramente collegato allo stato di emergenza in cui ci troviamo».

Sono diversi i modi in cui gli operatori del centro cercano di fare pubblicità e incitare la donazione, scuole e presenza tra i giovani, ma anche attraverso i social network. Attraverso la pagina facebook si continua l’opera per fare conoscere l’Avis ai nuovi maggiorenni e farli avvicinare al mondo delle donazioni.

«Un lato positivo è che ci sono stati recentemente nuovi donatori neo maggiorenni e questo ci rende molto fieri continua la presidente – ma il lavoro di informazione sul mondo delle donazioni non finisce mai».

Attivi dal lunedì al sabato, mattina e pomeriggio, gli operatori accolgono le chiamate di chi vuole donare: nel rispetto delle norme vigenti è infatti obbligatoria la prenotazione, così da non creare assembramenti in sala d’attesa garantendo massima sicurezza: «Probabilmente il calo è dovuto alla paura di essere contagiati – prosegue – ma in realtà il luogo è sicuro e le norme vengono rispettate». [nk_awb awb_type=”image” awb_image=”291936″ awb_image_size=”full” awb_image_background_size=”contain” awb_image_background_position=”50% 50%” awb_parallax=”scroll” awb_parallax_speed=”0.5″ awb_parallax_mobile=”true” awb_styles=” padding-top: 150px; padding-bottom: 150px;” link=”http://www.caprariauto.it” linkdest=”_blank” awb_class=”caprari”][/nk_awb]

La preoccupazione più grande per questo calo è che si ripercuota sulle persone che di sangue ne hanno bisogno.

«Il momento è sicuramente difficile – conclude Rosa Brandi – ma noi continuiamo il nostro lavoro cercando di informare al massimo i cittadini sull’importanza della donazione». 

Sara Marinucci

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