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FABRIANO Calcio sociale, la strada dell’inclusione

L’esperienza si inserisce all’interno del progetto “Fabriano città comunitaria”

 

FABRIANO, 8 febbraio 2020 – Il calcio come strumento di condivisione, di libertà e di “conoscenza”. Il campionato del calcio sociale e le iniziative legate a questo movimento proseguono la strada verso l’inclusione.

Tutto inizia da un convegno

Esperienza che si va ad inserire all’interno del progetto “Fabriano città comunitaria”, nato su impulso dell’Università per la pace della Regione Marche e promosso dall’Ambito territoriale 10, Asur Area Vasta 2, la Coos Marche e la città di Fabriano. Due ragazzi, fabrianesi entrambi, hanno ideato e portato avanti il progetto, Danilo Ciccolessi e Mattia Genovese, entrambi studenti di filosofia e membri dell’Università per la pace. Un viaggio partito da un convegno (lo scorso giugno) per raccontare questo esperimento, nato a Roma e che ha ribaltato le idee “classiche” del calcio aprendo il gioco a tutti, senza nessun tipo di esclusione.

Progetto d’inclusione

Il calcio sociale è un progetto pensato per mettere al centro dell’attenzione uomini, donne e bambini di tutte le culture e religioni, senza lasciare ai margini i ragazzi con disabilità fisica e mentale. Idea nata a Roma, quartiere Corviale, da un’idea di Massimo Vallati e che dalla capitale si è diffuso in tutt’Italia fino ad arrivare a Fabriano.

Sport e laboratori

Prima della fine del campionato ancora cinque incontri, ma che non saranno solo quelli domenicali all’interno della palestra della nuova cittadella degli studi, perché accanto all’attività fisica anche laboratori dove il dialogo e la strada verso la conoscenza di sé e del mondo che ci circonda (attenzione all’ambiente e molto altro ancora) saranno al centro di tutto.

Segnare un gol

Ogni giocatore con la sua presenza “segnerà” un gol per la sua squadra, aumentando così il punteggio dei “Rossi” o dei “Blu” con l’obbiettivo di far vincere la propria squadra che come premio “vincerà” una sfida con la squadra di Massimo Vallati, fondatore del calcio sociale.

Generare comunità nella differenza, dove spesso si tende a ghettizzare e separare attraverso confini che per lo più sono dettati dal pregiudizio.

Prossimo appuntamento domenica 9 febbraio, per una nuova entusiasmante sfida tra “Rossi” ed “Blu” e con un nuovo laboratorio aperto a tutti il prossimo 16 febbraio, dalle 10 alle 12 all’interno del F-Actory di via Vittorio Veneto 50 (ex Cag).

(redazione)

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