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Cronaca

FABRIANO CARTIERE MILIANI, IL PUNTO DELLA CNA: “AVVILENTE CHE LA CARTA SIA ASSOCIATA AD HAMBURGER E CIAMBELLE”

FABRIANO, 15 dicembre 2017 – “Un altro asset industriale fabrianese passa in mano straniere, un’attività industriale quella delle Cartiere Miliani poi Fedrigoni  che in tutto il mondo è sinonimo della nostra città”. Con queste parole la CNA territoriale sottolinea la propria preoccupazione in merito al prossimo passaggio di mano del Gruppo Fedrigoni (e quindi anche le storiche cartiere Miliani) al fondo statunitense di private equity Bain Capital. Una preoccupazione declinata anche per quanto riguarda le maestranze – indotto compreso – con l’auspicio che questo nuovo sviluppo industriale non complichi la situazione occupazionale.

“Le Miliani non rappresentano soltanto un’azienda che produce carta – spiegano il Segretario Andrea Riccardi e il presidente Maurizio Romagnoli della Cna locale – quella che viene venduta alla  “Bain Capital”, un fondo statunitense di private equity, è la quasi millenaria storia della laboriosità e della capacità imprenditoriale dei fabrianesi, che dal Duecento fino ad oggi sono stati in grado di tenere viva una tradizione ed una qualità che poche città nel mondo possono vantare e che la stessa UNESCO ha riconosciuto erigendola a città creativa per l’artigianato e le tradizioni popolari”.

“Territorio maciullato dalla globalizzazione” osserva la CNA, e poi affonda, ancora più duro mettendo sul piatto gli interessi della Bain Capital: la ristorazione con Burger King, Domino’s Pizza, Dunkin’ Donuts; catene di vendita di giocattoli; Warner Music Group e The Weather Channel, legate al mondo discografico. “Visto che la vendita verrà fatta ad un fondo d’investimento specializzato in acquisizioni e investimenti alternativi – precisa Maurizio Romagnoli della Cna –, è avvilente vedere il nostro brand più antico associato alle ciambelle ed agli hamburger, ma speriamo che questa acquisizione non sia soltanto una mera speculazione finanziaria e porti nuova linfa vitale alla nostra industria più antica”.

Promette attenzione la CNA in merito agli sviluppi futuri, così come chiede attenzione al destino del patrimonio archivistico, librario e strumentale delle Cartiere Miliani conservato da ISTOCARTA nei locali delle cartiere. Strumenti e macchinari settecenteschi e ottocenteschi, le 793 tele cilindriche per la produzione della carta a macchina in tondo, oltre i 6.000 punzoni in legno, bronzo e rame e le 2.295 forme per la produzione della carta a mano, datate dalla prima metà del 1800, tutte filigranate, commissionate da Banche Nazionali ed Internazionali ed aziende storiche del Made in Italy (FIAT, Liquore Strega, Fernet Branca, Stabilimento Ricordi, ecc.), che in parte oggi sono conservate presso i Musei della Carta e della Filigrana di Fabriano e di Pioraco.

(s.s.)

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