Attualità
FABRIANO CNA: “SULLA SS76 BASTA CHIACCHIERE, VOGLIAMO I FATTI”
13 Settembre 2018
“Fabriano rischia di restare isolata tra le montagne”
FABRIANO, 12 settembre 2018 – Il raddoppio della ss76 continua a rimanere al centro delle attenzioni del comprensorio fabrianese, con i lavoratori della Astaldi pronti domani a scendere in strada per chiedere garanzie ed una riunione del CIPE.
Una decisione arrivata nella giornata di martedì, a margine dell’assemblea dei lavoratori convocate oggi per fare il punto della situazione in merito al raddoppio della ss76 e dopo le rassicurazioni del primo cittadino di Fabriano e dopo una riunione lunedì tra Astaldi e sindacati.
Riunione che però non ha portato a sviluppi concreti, con Astaldi ancora ferma nell’intenzione di procedere al licenziamento di 59 de 147 lavoratori dei cantieri fabrianesi. Limite ultimo il 4 ottobre.
Da quella data, altri 120 giorni per Astaldi per eliminare quei 59 lavoratori considerati “esuberi”. Un numero che però potrebbe calare di diverse unità tra trasferimenti verso i lavori per la metropolitana di Genova (8 unità) e scivoli pensionistici per altri lavoratori ancora da individuare.
Il presidente della CNA auspica una imminente riunione del Cipe
Anche la CNA alza la voce, con il presidente Romagnoli a chiedere al più presto una riunione del Cipe. “E’ un’ottima notizia che siano stati sbloccati i fondi per la Statale 76, ma le chiacchiere non ci bastano più, ora servono i fatti ed è necessario che si riunisca quanto prima il Cipe”.
Parla in rappresentanza degli imprenditori del territorio che “Attendono da tempi ormai lunghissimi che la SS 76 non resti una drammatica incompiuta. I problemi, al di là dei fondi appena sbloccati – continua Romagnoli – stanno a monte: l’attesa riunione del Cipe a Roma, la situazione precaria di Astaldi, gli esuberi e senza personale, ovvio che non si lavora e non si procede”.
Fabriano rischia l’isolamento tra le montagne secondo Romagnoli, con tempi di consegna e spedizione delle merci a rischio rallentamenti. “L’inadeguatezza delle infrastrutture viarie è un serio freno al tessuto produttivo fabrianese e marchigiano in genere – conclude Romagnoli – concludere il lavoro è un dovere morale e giuridico per garantire la sicurezza degli automobilisti e la sopravvivenza dell’economia del nostro territorio”.
E poi l’auspicio: una forte sinergia tra le forze istituzionali locali e quelle nazionali, per trovare una soluzione per portare a termine il raddoppio della SS76.
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