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Cronaca

FABRIANO COMITATO INDECENTE 76: «ULTIMA CHIAMATA PER LA CITTÀ, MOBILITIAMOCI»

Il Comitato chiede il sostegno e la voce dei cittadini del territorio

 

Uno degli incontri pubblici del Comitato Indecente 76

FABRIANO, 12 giovedì 2019 – Un comicato attivo da circa un anno che arriva oggi ad un momento decisivo: quello della mobilitazione. Il Comitato Indecente 76 lancia l’ultima iniziativa, quella di un serpentone di mezzi a passo d’uomo lungo la ss76.

«In questo anno di attività – spiega il presidente Paolo Paladini – ci siamo confrontati con la città, ci sono stati incontri con i sindaci e siamo stati presenti con le nostre idee sulla stampa. Siamo riusciti a portare il problema della SS76 anche in televisione, con l’arrivo degli inviati di Striscia la Notizia (leggi l’articolo). Ora però credo sia giunto il momento di una mobilitazione concreta, quella di un serpentone di auto a passo d’uomo da Fabriano a Serra San Quirico».

Una mobilitazione secondo Paladini necessaria, come fosse “l’ultima chiamata” per una città che rischia di rimanere strangolata tra le montagne. «Spero in una sala piena – confida Paladini – e tante proposte, magari anche diverse da quella da noi proposta. Potrebbe anche essere un presidio, non escludiamo nessuna possibilità»

Obbiettivo quindi dell’incontro di questa trovare la “strada” per la mobilitazione dei cittadini di un territorio, come fosse davvero l’ultima chiamata.

Per cercare di trovare la quadra, raccogliere adesioni e stabilire la data, l’appuntamento è fissato per questa sera intorno alle ore 21 presso la Sala “Ubaldi” a Fabriano (Via Cappuccini 5).

Nei giorni scorsi lo stesso presidente del comitato, Paolo Paladini, aveva osservato la centralità di sicurezza e futuro legati al completamento dell’opere.

«Solo negli ultimi danni, da quando sono state completate la nuove gallerie, ci sono state circa 20 blocchi stradali di questo tipo. In soli 5 anni circa».

«La sicurezza è fondamentale – ha sottolineato Paladini – pensate ad un incidente come quello di alcuni giorni fa (leggi l’articolo) all’interno di una galleria: il pericolo sarebbe enorme, sopratutto a metà della galleri ‘Sassi Rossi’, la più lunga del tracciato. Senza dimenticare i limiti di sicurezza di gallerie di questo tipo, perché pensate il senso unico ed usate da almeno cinque anni per il doppio senso di marcia».

(s.s.)

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