Segui QdM Notizie

Cronaca

FABRIANO CONFRONTO TRA COMITATO DISOCCUPATI E AMMINISTRAZIONE, PARTE IL DIALOGO

FABRIANO, 3 Agosto 2017 – Dopo aver presentato via social le prime istanze, ecco i primi incontri ufficiali per il Comitato Disoccupati di Fabriano. Lavoro, istruzione, sport, servizi sociali e salute. Questi alcuni dei nodi definiti come critici per migliaia di fabrianesi. E ieri c’è stata occasione di un confronto insieme al primo cittadino, al vicesindaco Arcioni e gli assessori competenti Pagnoncelli e Lupini. Necessario per il Comitato un piano costruttivo ed integrato per evitare interventi slegati (se non addirittura scarsamente affrontati) ed andare oltre un “utilizzo del comune per risolvere i piccoli problemi personali”, scrivono. Quindi ecco la necessità di una “Visione, di un progetto che possa mettere insieme politiche del lavoro, dei servizi alla persona e quelle per la città.

“Abbiamo trovato piena collaborazione sulla nostra richiesta di istituire un tavolo cittadino permanente sulle tematiche del lavoro e della disoccupazione – scrivono in un lunghissimo post su facebook il Comitato Disoccupati – e lì saranno presentate le nostre istanze. Su questo piena collaborazione con gli assessori Pagnoncelli e Lupini e sostegno da parte di sindaco e vicesindaco”.

“Uno strumento che immaginiamo snello – ha spiegato il Sindaco Santarelli – che sia capace di far confrontare associazioni di categoria, sindacati, comitati, il comune, le opposizioni e tutti quei soggetti che sono a sostegno del sociale. Riunioni a scadenze programmate in maniera tale da portare avanti progetti comuni e condivisi. Uno strumento che ci potrebbe permettere di velocizzare in maniera concreta i tempi di azione. Stiamo inoltre pensando alla riattivazione di un fondo per il sociale, ed abbiamo già alcune idee a riguardo, ma ci stiamo ancora lavorando insieme agli uffici comunali per cercare di trovare una quadra, senza chiudere ad eventuali collaborazioni provenienti dall’esterno”

Questione scuola: come scritto dal Comitato, è stato mostrato interesse  per la card sconto proposta sugli acquisti dei generi di prima necessità per la famiglie in difficoltà economica. Un progetto che sarà poi destinato all’analisi del tavolo una volta attivato e che dovrà essere integrato con il protocollo d’intesa dell’unione montana e messo in rete con altri già attivi di altre associazioni per allargare il più possibile il numero delle persone coinvolte.

Anche per quanto riguarda le politiche collegate allo sport ci sono state già alcune mosse del Comune che – come spiegato dal Comitato – si starebbe muovendo per un percorso di “prezzi calmierati o gratuiti per le famiglie in difficoltà economiche”.

Sulla crisi dell’ex Antonio Merloni “giudizio sospeso” dopo che il Sindaco: “Ci ha gentilmente fornito le tabelle ufficiali dei contratti sottoscritti dalle aziende per il rilancio dell’occupazione nella nostra area. Ci riserviamo un’attenta consultazione e studio di dette tabelle al fine di comprendere se e quanto una spesa pubblica di 26 milioni per la nostra zona abbia infine comportato un aumento reale dell’occupazione o si sia infine dimostrata un’ulteriore aiuto di stato alle aziende private sulle spalle di chi quella crisi ha pagato e sta pagando sulla propria pelle”.

Sul problema della morosità incolpevole ecco che arriva l’impegno dell’Amministrazione nell’affrontare le rigidità di una normativa regionale che impedisce l’accesso a fondi, anche piuttosto corposi, come ha osservato il primo cittadino: “Le regole per l’ingresso a questo fondo regionale sono così restrittive che nessuno a Fabriano è stato in grado di sfruttarli. Nostro obbiettivo adesso sarà quello di poter dialogare con la regione, in maniera tale da poter rendere meno chiuse queste regole, Non è tollerabile riceverli per poi non poterli utilizzare per colpa di norme rigidissime”.

Ed in coda l’impegno dell’Assessore alle attività produttive Pagnoncelli, che ha parlato di uno studio serio sul futuro del lavoro cittadino. Ricerca di politica industriale di territorio quindi, con obbiettivo la creazione di opportunità lavorative nuove, moderne e dinamiche per ripensare il territorio.

“La nostra idea – ha spiegato il primo cittadino – è stata quella di far capire lo scatto avanti e la discontinuità nell’azione della macchina comunale. Il supporto per le persone in difficoltà deve passare attraverso i servizi messi a disposizione del comune e della regione: questo è il primo passo da fare. Le soluzioni sono in mano ai soggetti predisposti: i servizi sociali. Il comune non trova posti di lavoro, può mediare con chi ha problemi di affitto. Dobbiamo trovare un sistema per mettere tutto quanto a sistema, senza soluzioni temporanee o spot. Ecco perché stiamo pensando anche ad una sorta di coordinamento tra le varie associazione che mettono a disposizoni gli aiuti, in maniera tale che questi siano più organici”.

(s.s.)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

News