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Cronaca

FABRIANO Consiglio comunale sulla sanità: anche l’ex sindaco Sorci critica l’assenza della regione

«Un disegno perverso che va fermato. La sanità è un diritto per tutti i cittadini di questa regione»

 

FABRIANO, 14 gennaio 2020 – Non sono mancate le polemiche e le tensione durante il consiglio comunale di ieri, con i sindaci del territorio riuniti all’interno della sala grande del palazzo del Podestà per iniziare a comporre una strategia condivisa in vista del percorso che porterà al piano sanitario regionale.

Sindaci presenti, territori montani (e non) rappresentati, ma nessun esponente regionale a tra i banchi del consiglio comunale. Presidente Ceriscioli compreso. (leggi l’articolo)

Assenza criticata con forza dall’ex sindaco di Fabriano Roberto Sorci, che tramite social network ha parlato di “Occasione persa”.

«Ancora una volta la politica regionale, ha perso un occasione per dimostrare che gli eletti devono rappresentare tutta la popolazione regionale . Invece questa sera si è dimostrato che non è vero . Né il presidente assessore, né nessun consigliere regionale di qualsiasi partito si è presentato all assemblea pubblica che riguardava la sanità nella zona Montana in senso esteso che interessa tre province (An, Ps, Mc). Veramente una mancanza di rispetto è un esempio di cattiva politica verso la popolazione e i sindaci del territorio presenti al completo».

L’attacco è poi proseguito, perché quelle sedie vuote di fronte ai consiglieri comunali di Fabriano e di fronte ai sindaci del territorio (foto di copertina) per l’ex primo cittadino non hanno nessuna giustificazione.

«Questo vale per tutti i rappresentanti regionali di qualsiasi partito sia di maggioranza che di minoranza  – ha poi concluso Sorci – forse i consiglieri regionali hanno paura di confrontarsi con i cittadini anche alla luce di una proposta di piano regionale fatto esclusivamente di “aria fritta “, per permettere così in futuro di poter fare qualsiasi azione sulla sanità regionale, proseguendo sull’ indebolimento della sanità dei territori marginali rispetto a Pesaro-Ancona-Macerata- Ascoli. Questo è un disegno perverso che va fermato. La sanità è un diritto per tutti i cittadini di questa regione.

(s.s.)

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