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Fabriano Convegno fondazioni bancarie: «Eredi di un patrimonio di valori e idee»

Il convegno a Loreto, nel Salone degli Svizzeri, presso il museo della Fondazione della Santa Casa

Fabriano, 17 luglio 2022 – Una giornata di studio lauretana per comprendere ruoli e funzionamento delle Fondazioni di Origine Bancaria.

L’evento è stato aperto dalla Presidente della Fondazione di Loreto Giovanna Bortoluzzi nel Salone degli Svizzeri, presso il museo della Fondazione della Santa Casa, dove si è tenuto il “compleanno” per i trenta anni di storia delle Fondazioni di Origine Bancaria delle Marche.

Appuntamento organizzato dalla Consulta tra le Fondazioni Casse di Risparmio Marchigiane al quale hanno aderito e presenziato i Presidenti delle Fondazioni di Ascoli, Mario Tassi; di Fano, Giorgio Gragnola; di Pesaro, Marco Martelli; di Loreto, Giovanna Bortoluzzi; di Fermo, Giorgio Girotti Pucci; di Macerata, Rosaria Del Balzo; di Jesi, Paolo Morosetti e di Fabriano, Dennis Luigi Censi che è anche il Coordinatore della Consulta.

Relatori di primo piano hanno argomentato, nel trentennale della loro costituzione, il valore, la funzione e la qualità del servizio garantito dalle Fondazioni: l’ing. Paolo Cavicchioli, il prof. Gino Gandolfi e il dr. Giorgio Righetti, Direttore Generale dell’ACRI.

Abbinare lo sviluppo sociale di una comunità a quello economico il filo rosso di un appuntamento al quale hanno portato il saluto il Sindaco di Loreto Moreno Pieroni e il Vescovo Diocesano Mons. Fabio Dal Cin che hanno convenuto sull’importanza di “progettare la promozione del bene comune per crescere con responsabilità e impegno”.

Entrambe hanno sottolineato come l’incontro si è posto quale importante momento di riflessione sul cambiamento in atto nel mondo e nel Paese. Cambiamento che va governato con competenza, muovendo dalle esigenze dei territori che vengono raccolte dalle Fondazioni quali interlocutori tra Società, Terzo Settore, Istituzioni e – appunto – le Fondazioni stesse.

Da queste basi i relatori, hanno quindi sviluppato e ragionato sul concetto di abbinare lo sviluppo sociale di una comunità a quello economico, binomio imprescindibile intorno a cui il prof. Gandolfi, presidente della Commissione per la Cooperazione Internazionale dell’ACRI, ha sviluppato i tre concetti del suo intervento: gestione e salvaguardia del patrimonio, redditività, orizzonte temporale degli investimenti di lungo termine sviluppando infine la parte normativa, i vincoli di legge connessi anche al protocollo che hanno firmato ACRI e MEF.

Il prof. Paolo Cavicchioli ha invece esaminato il ruolo delle Fondazioni come funzione intermedia con lo Stato, come attivatore di energie del territorio d’interesse, attraverso il dialogo e il confronto diretto in base al quale sviluppare una progettazione condivisa con Enti Pubblici e Terzo Settore, individuando obiettivi di innovazione sociale con tanti più possibili elementi di sostenibilità.

Giorgio Righetti, Direttore Generale dell’ACRI ha ricostruito il percorso evolutivo delle Fondazioni caratterizzato da tre fasi: la legge Amato quale momento istituivo; la legislazione Ciampi che ne ha definito i principi operativi e infine il protocollo ACRI-MEF che ha ridisegnato il periodo in cui la missione delle Fondazioni si è esplicitata in maniera piena permettendo di superare alcune difficoltà nei rapporti istituzionali con una inversione di tendenza tra fondi per il comparto dell’educazione e quelli per la repubblica digitale.

A sottolineare la valenza del Trentennale, anche la richiesta degli atti da parte degli intervenuti che su invito della Bortoluzzi, hanno concluso la riunione facendo tutti i complimenti per la valenza formativa delle relazioni e gli stimoli concreti forniti, rivolgendo domande di approfondimento sui valori di rischio del patrimonio, la sua gestione, gli investimenti, la volatilità, la sostenibilità e la cooperazione (dare importanza alle Consulte regionali e territoriali per condividere esperienze e ridurre le diseguaglianze) comunque sempre facendo sistema per incrementare la progettualità di comunità.

Il Presidente della Fondazione Carifac e Coordinatore della Consulta, Dennis Luigi Censi, ha concluso spiegando «Siamo eredi di un patrimonio di valori, di idee e ovviamente di finanza da oltre 160 anni e non soltanto di questi ultimi 30 anni. Pertanto, siamo continuatori di conoscenze ed esperienze che in momenti come questo di ascolto delle nostre aree di competenza ed azione, ci consentono di monitorare situazioni in continuo divenire, per appoggiare e indirizzare i nostri soggetti beneficiari durante l’attuazione dei progetti».

«Coniugare e cooperare –  ha terminato Censi – per assicurare redditività, unire personale, esperienze, ruoli all’interno della Consulta, sempre mantenendo ben saldo il collegamento di idee e progettualità con l’ACRI, sono obiettivi di medio termine a cui guardare con determinazione anche alla luce di tutte queste informazioni che oggi ci consentono di ragionare ed agire con maggiore efficacia ed efficienza».

(Redazione)

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