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FABRIANO Dal chicco al piatto, la pasta fresca Gentilina a Km 0

Un prodotto nato dalla passione di giovani imprenditori, un esempio di filiera circolare per attivare il volano del commercio e ristorazione

FABRIANO, 18 settembre 2020 – “Gentilina” è il nome che di per sé rappresenta già un biglietto da visita per la città ma è anche il programma di un nuovo tipo di pasta fresca (una variazione delle classiche pincinelle) nata dalla fusione dell’amore per il territorio e la passione per il lavoro di tanti attori di casa nostra: l’azienda produttrice “Le Marche” di Luca Bianchi, anche noto produttore di miele; il team dell’azienda “Voglia di Pasta”, Davide Reina e Federica Storari; lo chef del Ristorante-Trattoria “La MarchegianaLuca Piermartini e la titolare Antonella Bartolini. Quest’ultima, vera artefice di un incontro che l’assessore alle Attività Produttive, Pagnoncelli, ha definito «una concreta azione di marketing commerciale a km zero, pratico esempio di filiera circolare per la città che ne racconta la storia attraverso la cucina tradizionale e le sue eccellenze enogastronomiche» è riuscita a dimostrare come dalla farina si può arrivare al piatto.

Lo chef Luca Piermartini, infatti, ha abbinato la “Gentilina” con tre tipi di condimento. Il primo, composto da salsiccia, burrata fresca, pomodoro pachino e velluta di bietola. Il secondo, da ragù bianco di agnello con riduzione alla birra. Il terzo con sugo bianco di ricciola e spigola, anche se la “Gentilina” si abbina molto bene con ogni tipologia di intingolo poiché con il suo impasto lo chef Piermartini, ha sfornato pane e crescia di assoluta squisitezza che si sposa magnificamente con il salame di Fabriano. «Ho voluto organizzare questa presentazione» ha detto Antonella Bartolini, giovane e preparata titolare del Ristorante-Trattoria La Marchegiana «per un nostro prodotto biologico, ricavato da una catena che ha il suo anello finale in questo assaggio e nel contempo ci permette di unire le forze per dar vita ad un prodotto di filiera di altissima qualità da cui far ripartire agricoltura, commercio e ristorazione a tutto vantaggio del nostro tessuto socio-economico».

Gli ha fatto eco un altro giovane esperto e competente imprenditore come Luca Bianchi: «Dove coltivo il grano c’è un’arnia» frase che racchiude tutta la sua filosofia di vita produttiva “da questo anno ho iniziato a molire la mia produzione, che si affianca a quella del miele, di grani antichi sia delle Marche, sia dell’Abruzzo, che in maniera biologica resistono bene alle nostre condizioni climatiche. La farina con cui sono state elaborate da Voglia di Pasta le “Gentiline” e come detto pane e crescia, è un manufatto a km zero, seguito dalla semina alla molitura, che da garanzia sui suoi requisiti, poi sapientemente lavorati dal pastificio».

Dal suo canto, infine, Reina di Voglia di Pasta ha ricordato «oggi, dopo diversi tentativi d’impasto, accuratamente mescolati con questa preziosa farina di grani rari, anche grazie alla trafilatura in bronzo, abbiamo ottenuto una Gentilina che ad una superficie omogenea racchiude qualità organolettiche si assoluto valore».

Daniele Gattucci

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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I titolari di Voglia di Pasta

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