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Cronaca

FABRIANO Didattica a distanza, dopo un mese le percezioni

Il ritorno a scuola e poi ancora una volta didattica a distanza: come hanno reagito studenti ed insegnanti

 

FABRIANO, 25 novembre 2020 – Una sorta di illusione, quella che si è percepita durante il breve periodo passato a scuola, circa un mese o poco più, che ha fatto riassaporare il senso della relazione e dell’importanza di essere “scuola” intesa come comunità

Da novembre infatti tutti gli istituti secondari di secondo grado si sono dovuti ri-adattare alla didattica digitale integrata al 100%, a eccezione delle materie laboratoriali, malgrado ci si aspettasse di poter resistere con le lezioni in presenza.

«Soprattutto per i ragazzi tornare in questa modalità è stato demotivante – spiega Francesca Costantini, insegnante di lettere e storia presso il Liceo Artistico Mannucci – sia per quelli delle classi prime, che erano arrivati con tutta l’emozione e le aspettative del nuovo inizio, sia per quelli degli anni successivi». 

I ragazzi si sono comunque adattati, anche se da parte delle insegnanti si percepisce una sorta di disagio e di mancanza, rispetto a quello che può essere la scuola come tutti la conoscono. Per quanto riguarda gli studenti dell’ultimo anno si apre di nuovo il quesito sullo svolgimento dell’esame di stato.

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Anche se ancora prematuro, ci percepisce già dispiacere e preoccupazione per la possibile mancanza della modalità tradizionale, come già successo a giugno scorso. 

Per quanto riguarda le lezioni il fattore positivo è che ci si è trovati più pronti rispetto a marzo.

«Eravamo più preparati nel senso che abbiamo perfezionato durante l’estate la piattaforma e didatticamente eravamo più pronti – continua la Costantini – anche se ovviamente alcuni ragazzi avevano già restituito alla scuola i device che avevano ricevuto a marzo scorso». 

Tutto quindi di nuovo come a marzo, tranne per le materie laboratoriali: ogni giorno infatti sono in presenza due classi (il 25%) a svolgere esclusivamente le lezioni delle materie di indirizzo e di laboratorio per l’intero orario giornaliero. 

Sara Marinucci

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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