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FABRIANO Dramma povertà, sempre più famiglie alla Caritas

Molte persone si sono rivolte al Centro di Ascolto per avere un sostegno relativo alle utenze, all’Emporio della Carità la distribuzione di generi alimentari

FABRIANO, 10 luglio 2020 – Il 31 maggio scorso è stata ufficialmente inaugurata, con la benedizione impartita dal Vescovo mons. Francesco Massara, la nuova sede centrale della Caritas diocesana, situata in via Fontanelle 63/65. Ad un mese di distanza, abbiamo parlato con don Marco Strona, responsabile della Caritas diocesana.

Perché una nuova sede?

«Si è trattato di un progetto, quello della sede, iniziato molti anni fa e che ha visto finalmente il suo compimento proprio ora. Cambiare sede non significa solamente trasferirsi fisicamente da un luogo ad un altro, ma ci ha permesso di ripensare anche il concetto stesso di carità e la maniera di attuarla. La nuova sede è di circa 400 mq. Nel piano superiore, oltre agli uffici amministrativi, c’è la sede del Centro di Ascolto e un grande salone adibito alla formazione. Il piano inferiore è invece occupato dal nascente Emporio della Carità. Esiste poi una struttura a parte, vicino al parcheggio, che è riservata ai vari laboratori pratici che di volta in volta verranno proposti».

Quali servizi sono al momento attivi?

«Dopo il periodo di quarantena, in cui la Caritas è stata però sempre attiva, abbiamo ripreso gli appuntamenti per il Centro di Ascolto, che rappresenta la base per tutte le altre iniziative. Molte sono state le persone che, in quest’ultimo mese, ci hanno contattato per chiedere un appuntamento. Abbiamo, in particolare, riscontato molti problemi relativi alle utenze delle abitazioni, segno, questo, di una ancora non felice ripresa delle attività lavorative».

Ci sono idee, quindi, per dei progetti futuri?

«Più che idee. A partire proprio dall’ascolto, durante gli ultimi mesi, sono nati e stanno per nascere diversi progetti, che permetteranno anche di manifestare una modalità nuova della carità, che non è mero assistenzialismo, ma accompagnamento e cura della persona. Abbiamo interrotto, almeno momentaneamente, il servizio indumenti, a favore della costruzione di un Emporio della Carità, dove verranno distribuiti generi alimentari, prodotti per l’igiene personale e altri materiali che di volta in volta riceviamo come donazioni. La costituzione di questo Emporio, come dicevo, è frutto dell’ascolto fatto in questi ultimi mesi, e ha avuto anche l’approvazione e la benedizione dello stesso Papa Francesco, che ha voluto regalare un libro con una sua dedica rivolta a tutti i volontari. Sono in progetto diversi corsi di formazione e laboratori pratici. Abbiamo iniziato un progetto di agricoltura sociale, di cui però parleremo meglio più in là.»

Danilo Ciccolessi

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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