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Cronaca

FABRIANO DUE MANIFESTAZIONI PER DIFENDERE IL PUNTO NASCITA

Convocato un consiglio comunale straordinario sulla sanità montana

L’Ultima difesa per il punto nascita?

 

FABRIANO, 5 febbraio 2019 – La città della carta tenta la strada della difesa del punto nascita dell’Ospedale Profili, organizza due manifestazioni, incassa il sostegno dei tifosi della locale squadra di basket (lo striscione esposto domenica scorsa) e si avvicina ad uno dei momenti più critici della sua storia recente .

Un reparto sempre operativo, e che negli ultimi giorni ha lavorato senza sosta, tanti i nuovi nati, ma che ha dovuto affrontare una notizia esplosa senza preavviso.

Chiusura entro la fine di febbraio, ha spiegato ieri il Sindaco (leggi l’articolo) durante una conferenza stampa per fare il punto della situazione ed attaccare ancora una volta Regione e Presidente Ceriscioli.  “Così come spiegato dal primario del reparto di Ostetricia Dottoressa Mazzarini, che ha ricevuto comunicazione di chiudere i battenti entro la fine del mese di febbraio“.

La mobilitazione

Sabato e martedì prossimi Fabriano cercherà la mobilitazione: il 9 febbraio un corteo che dall’ingresso dell’ospedale (ore 9) si muoverà verso il centro storico per terminare la marcia in piazza del Comune.

Martedì prossimo invece, 12 febbraio, annunciato un serpentone di autovetture in direzione della sede della regione Marche (partenza prevista per le 8.30 circa)

L’allarme lanciato ieri

Non c’è solo il punto nascita di Fabriano secondo Santarelli, perché è una “questione di area vasta” ricordando gli incontri nei vari nosocomi avuti con il Sindaco di Jesi Bacci e quello di Senigallia Mangialardi.

“Da Ceriscioli solo menzogne – Le accuse di Santarelli – non parla dei debiti impressionanti della sanità e quindi l’obbligo a rientrare, riorganizzare e tagliare. Sarebbe stato molto più onesto dirlo, sederci ad un tavolo e ragionare tutti insieme. Questo pero non è stato fatto per il nostro reparto e per tanti altri reparti degli ospedali di Jesi e Senigallia: quindi pneumologia e fisioterapia. Noi rischiamo anche di perdere seriamente cardiologia o almeno l’UTIC. Ma questa è una situazione che si può replicare in tanti altri reparti ed ospedali della regione o dell’Area Vasta. Il mio timore è che da qui a pochi mesi ci sarà da affrontare una situazione del genere per altri reparti, ma questa volta senza che la Regione possa dare la colpa ad altri”.

La prospettiva

Ancora in ballo la possibilità di un summit urgente con il Ministro Grillo (pentastellata come Santarelli ) per “Cercare di capire se c’è ancora tempo per intervenire”.

(s.s.)

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