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Cronaca

FABRIANO Elica, 127 richieste di uscita volontaria sui 150 concordati

«Siamo convinti che l’accordo firmato al MISE indichi veramente la strada da seguire e sia un modello su cui puntare»

FABRIANO, 4 marzo 2022 – «Avevamo ragione ed oggi lo rivendichiamo con forza e determinazione; circa un anno fa Elica annunciava un piano di riorganizzazione tremendo dopo prevedeva il licenziamo di 409 persone, la delocalizzazione dell’80% delle produzioni verso la Polonia con conseguente disimpegno dall’Italia».

Scrive così la Fiom di Ancona per evidenziare le ragioni di una lotta sindacale che ha messo al centro “Le ragioni del lavoro contro le logiche della finanza”.

«Su questo abbiamo iniziato una vertenza durissima con Elica – spiega ancora la Fiom – fatta di grandi tensioni e di azioni unilaterali da parte dell’impresa, sostenuta però dall’entusiasmo, dalla forza e dal cuore delle lavoratrici e dei lavoratori perché l’unico conflitto che noi esercitiamo, è quello basato sulla proposta che nasce dalla nostre competenze e dalla nostra intelligenza e sulla capacità di mediare le diverse posizioni in un contesto in cui l’interesse collettivo viene prima di quello di pochi. Avevamo ragione ed oggi ce la prendiamo perché il 2021 è stato l’anno record di Elica, sia in termini di fatturato che di espansione del margine operativo, con forte crescita dell’ebit e significativa riduzione dell’indebitamento».

«Siamo convinti che l’accordo firmato al MISE indichi veramente la strada da seguire e sia un modello su cui puntare – conclude la Fiom di Ancona –  con al centro il territorio e le sue competenze, per fare in modo che i risultati del 2021 diventino strutturali, considerato che sono già quasi stati raggiunti i numeri di riduzione del personale previsti, che ad oggi ci sono 127 richieste di uscite sui 150 concordati,  e manca ancora la parte riguardante il reale progetto di reindustrializzazione del sito di Cerreto d’Esi che creerà ulteriore occupazione stabile sul territorio; un piano che può essere ancora migliorato in questa logica condivisa e siamo pronti ad elaborare ed avanzare nuove proposte all’impresa».

(Redazione)

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