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Cronaca

FABRIANO Elica, i lavoratori scrivono al presidente Casoli

«Noi crediamo che ancora sia possibile fare scelte di responsabilità sociale e di salvaguardia delle persone»

FABRIANO, 23 marzo 2021 – Dopo i dubbi ed i timori espressi dal coordinamento unitario del gruppo Elica (leggi l’articolo), c’è la presa di posizione dei lavoratori che prendono carta e penna per scrivere al presidente Francesco Casoli.

Nella lettera (diffusa dal coordinamento) si legge l’orgoglio di un lavoro che attraverso “La sinergia tra persone, territorio e imprenditore hanno permesso ad una piccola realtà locale di diventare leader a livello mondiale, diventando una delle aziende di riferimento.

«Siamo sempre stati orgogliosi di far parte di Elica – scrivono lavoratrici e lavoratori – anche nei momenti più difficili. Ci siamo sempre distinti dagli altri per un grande senso di appartenenza e perché nel nostro piccolo, rispetto ai più grandi, ci siamo sempre sentiti speciali. Questo è successo anche grazie a tutto quello che ci ha trasmesso lei, grazie ai valori di Elica ed al rispetto degli obblighi reciproci».

Ma tra le righe della missiva si leggono dubbi e paure. Analizzano poi la situazione legata alla pandemia, con l’impressione esternata tra le righe della lettera di un “Interesse spostato altrove, in dinamiche strettamente finanziarie che, se pur importanti, da sole non possono guidare il futuro di un’azienda e che sicuramente stanno inquinando il rapporto di trasparenza e reciproca fiducia.

«Anche nella crisi, che oramai colpisce il settore da oltre un decennio, si sono trovate le risorse e le soluzioni per affrontarla, a costo di grandi sacrifici da parte di tutte/i, sempre e comunque con l’obiettivo di tenere tutto insieme, come un’unica collettività che si adopera per andare avanti senza lasciare indietro nessuno, vedendoci come una grande famiglia».

Analizzano poi la situazione legata alla pandemia, con l’impressione esternata tra le righe della lettera di un “Interesse spostato altrove, in dinamiche strettamente finanziarie che, se pur importanti, da sole non possono guidare il futuro di un’azienda e che sicuramente stanno inquinando il rapporto di trasparenza e reciproca fiducia”.

«Abbiamo dimostrato che lavorare nelle nostre fabbriche è sicuramente efficace e profittevole, che l’innovazione nasce sempre e comunque dal fabrianese e su questo chiediamo e ci aspettiamo delle scelte coraggiose in nome di quello che Elica e chi l’ha fondata hanno sempre rappresentato. Caro presidente – concludono la lettera lavoratori e lavoratrici – costruiamo insieme i prossimi cinquant’anni di storia industriale da lasciare a patrimonio industriale, sociale e culturale per le prossime generazioni, così come la nostra ha ereditato da chi ci è stato prima di noi. Insieme per il futuro, insieme per il territorio, insieme per la nostra Elica».

(Redazione)

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