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Cronaca

FABRIANO Elica: «Scelta necessaria per continuità aziendale»

Trasferimento di linee in Polonia ed integrazione a Mergo delle attività di Cerreto D’Esi: oltre 400 esuberi

FABRIANO, 31 marzo 2021 – «Il nuovo assetto organizzativo necessario per garantire la continuità aziendale dell’intero gruppo».

Spiega così la nota diffusa da Elica per illustrare il piano industriale 2021-2023, che porterà importanti cambiamenti per l’area cooking italiana.

Trasformazione del sito produttivo di Mergo nell’hub alto di gamma, trasferimento delle linee produttive a maggiore standardizzazione nello stabilimento di Jelcz-Laskowice in Polonia e l’integrazione a Mergo dell’attività oggi realizzata nel sito di Cerreto d’Esi.

«Riorganizzazione che terrà conto delle attuali normative sul blocco dei licenziamenti nel settore manifatturiero – ancora la nota di Elica – prevede un impatto occupazionale complessivo di circa 400 persone negli stabilimenti di Mergo e Cerreto. Questa dolorosa scelta servirà a salvaguardare la strategicità e la centralità dei siti di Fabriano e di Mergo e consentirà di mantenere il cuore e la testa del gruppo nelle Marche».

«La difficile decisione si è resa necessaria poiché l’andamento profondamente negativo dell’entity italiana compromette la competitività sul mercato dei prodotti del Gruppo e quindi la sopravvivenza dello stesso. L’azienda – prosegue la nota –  a partire dal 2016, ha investito in Italia circa 45 milioni di euro nella divisione cooking registrando una perdita operativa complessiva di 21,5 milioni di euro solo negli ultimi cinque anni. Nemmeno il costante ricorso all’ammortizzatore sociale e la sottoscrizione di importanti accordi condivisi con le Organizzazioni Sindacali sono riusciti a mitigare questa scelta».

«Elica – queste le ultime righe della nota ufficiale – è rimasta il baluardo italiano del distretto storico dell’elettrodomestico che, nel corso dell’ultimo ventennio, è stato costretto a cedere molti dei suoi marchi prestigiosi a player globali che oggi producono in gran parte tra Asia e Turchia. Tale situazione impone quindi l’improcrastinabile decisione di riorganizzare l’area Cooking Italia, rivedendo il suo footprint industriale, condizione necessaria a salvaguardare il futuro del Gruppo. L’Azienda si impegna a gestire l’impatto occupazionale mediante l’analisi di tutte le soluzioni sociali e gli strumenti disponibili che saranno definiti, auspicabilmente, di concerto con le organizzazioni sindacali, le parti sociali e gli organi istituzionali.».

(Redazione)

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