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Cronaca

FABRIANO Fase 2: distanziamento, sanificazioni e fede

Fase 2: i fedeli ritorno a messa con tutte le precauzioni del caso

 

FABRIANO, 23 maggio 2020 – Da lunedì 18 maggio, tra le tante riaperture, si annovera quella delle celebrazioni religiose pubbliche. Abbiamo intervistato don Alfredo Zuccatosta, parroco della Cattedrale di Fabriano, San Venanzio.

Finalmente le messe riaprono i battenti ai fedeli. Quanto è pesata alla comunità questo periodo appena passato?

I parrocchiani nel periodo di chiusura delle chiese mi hanno espresso in tanti modi il loro dispiacere per non poter partecipare all’Eucaristia domenicale, che oltre a rinnovare l’incontro con il Signore, dà occasione di vivere la fraternità, il ritrovarsi insieme, che è indispensabile alla comunità parrocchiale. Ora, con tutte le cautele che l’attuale situazione ci richiede, possiamo riprendere le celebrazioni sia domenicali che feriali con il seguente orario: la domenica e i giorni festivi le Sante Messe saranno alle 9.30, alle 11.15 e alle 18 (non ci sarà la Messa delle 16.30 in Cattedrale e delle 18.15 a San Biagio); il sabato (messa prefestiva) e gli altri giorni della settimana alle ore 18.

Come si è attrezzata la cattedrale per rispettare le norme di sicurezza?

In questi mesi di primavera/estate abbiamo preferito celebrare nel chiostro, per sanificare e aerare più agevolmente l’ambiente. Ci saranno 150 posti. Sanificare la Cattedrale, come prescritto, sarebbe stata un’impresa veramente ardua e costosa e poi si sarebbe potuto danneggiare le preziose opere d’arte che vi sono contenute. Alla fine della buona stagione vedremo come fare.

Quale deve essere il ruolo della Chiesa in questa ripartenza?

Domanda quanto mai difficile perché questa pandemia non ha lasciato solo paura, sofferenza, isolamento e per tanti anche la morte, ma porterà dietro di sé tantissimi problemi per il lavoro e per la convivenza sociale. Per cui la Chiesa dovrà farsi carico di un impegno sempre più forte di aiuto a livello spirituale, sociale e anche materiale. Saranno mesi (speriamo solo mesi) di grande fatica.

Danilo Ciccolessi

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