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Cronaca

FABRIANO Fase 2: lento ritorno alla normalità

Inaccessibili le aree gioco per evitare assembramenti

 

FABRIANO, 6 maggio 2020 – Siamo da poco entrati nella fase 2 e le persone hanno iniziato a uscire di nuovo di casa, nel rispetto delle norme anti contagio, dopo oltre 50 giorni di lockdown. Uno degli effetti collaterali della quarantena potrebbe essere il non riuscire più a riaffacciarsi alla vita “normale” tanto ci si era abituati a vivere tutte le attività, dal lavoro allo sport, in casa.

La prima cosa che si nota dopo l’aumento del flusso delle autovetture e del traffico, è che gli sportivi sono tornati a praticare la propria attività, che prima era limitata entro i duecento metri dalla propria abitazione: tanti i ciclisti lungo le strade, i runner e i passeggiatori, già dal 4 maggio.

Non sembra esserci più tanta paura del contagio e comunque c’è un alto uso fra le persone di protezioni quali mascherine o guanti. Insomma si esce ma protetti. I parchi hanno riaperto, mantenendo inaccessibili le aree gioco per evitare assembramenti tra i bambini, ma sono diverse le mamme che vi portano i propri figli anche solo per passeggiare.

«Quello che si percepisce è che la voglia di libertà prevale sulla paura – dice una mamma – credo che questa paura non colpisca la maggior parte di noi, eravamo tutti in attesa di poter uscire, soprattutto per i bambini».

«C’è preoccupazione per loro infatti, per come abbiano vissuto questo periodo in casa, senza contatto con i propri compagni, amici e il gioco all’aria aperta «personalmente preferisco che escano, sempre nel rispetto delle regole e con le dovute precauzioni – continua – però dentro casa si sono saturati, e questa per loro può essere una situazione traumatica».

Ed ecco che tra chi cerca di riprendere le vecchie abitudini e chi invece preferisce non muoversi troppo da casa, si sta vivendo un lento e graduale ritorno alla normalità.

Sara Marinucci

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