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Cronaca

FABRIANO “Fase 2” per bar e ristoranti: istruzioni per l’uso

Il settore food & drink della città della carta si muove verso la “fase 2”

 

FABRIANO, 17 maggio 2020 – Fase 2: domani la ripartenza per esercizi commerciali al dettaglio, compresi gli ambulantibar, ristoranti e servizi alla persona, quali barbieri, parrucchieri e centri estetici. Sempre da oggi si potrà anche ritornare in chiesa per le sante messe.

E proprio i bar ed i ristoranti della città della carta stanno adattando gli spazi alle disposizioni delle “fase 2”. Menù digitali, divisori, percorsi definiti per entrata ed uscita e pagamenti con carte di credito.

Il settore food & drink della città della carta si muove verso quella “fase 2”. A partire da domani, le attività economiche, produttive e sociali si dovranno svolgere nel rispetto dei contenuti di protocolli o linee guida, idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di riferimento o in ambiti analoghi, adottati dalle regioni o dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome, nel rispetto dei principi contenuti nei protocolli o nelle linee guida nazionali.

Sanificazioni, distanze di sicurezza, formazione, percorsi per ingresso ed uscita, segnaletica a terra, pagamenti pos, menù digitali, gel igienizzanti, guanti e mascherine per gli operatori e tutte le misure imposte per la riapertura degli esercizi commerciali. Disposizioni che hanno avuto un costo economico non indifferente per le attività, da aggiungere al periodo di chiusura generalizzata e a fatturati che da domani non si avvicineranno al periodo pre-covid.

Fabriano si muove verso la giornata di domani, tra speranza e determinazione.

«Come tanti riapriremo domani – spiega Tatiana Ricciotti, responsabile della gestione dello Sverso – abbiamo messo in campo strategie già tempo per un lavoro ed una fruizione degli spazi in sicurezza. Ci saranno meno clienti, ed è una cosa che preoccupa tutti gli esercenti per garantire le distanze di sicurezza. Questo comporterà un logico calo del fatturato. Orari di apertura ridotti per evitare assembramenti e siamo sicuri che i clienti saranno al nostro fianco per evitarli. Confidiamo nell’amministrazione e nella sua disponibilità nel concedere il suolo pubblico a titolo gratuito per favorire le attività in maniera tale da poter accogliere più clientela anche all’esterno».

«C’è anche chi non aprirà al pubblico da domani, come il The Tanning Pub. «Noi ancora per qualche giorno proseguiremo con il servizio di consegna a domicilio  – spiega Christian Magnoni titolare del locale fabrianese –  ma confidiamo di poterlo fare entro il prossimo fine settimana. Come tanti altri colleghi stavamo aspettando delle linee guide chiare per il nostro settore. Distanze tra clienti, dispositivi di sicurezza per gli operatori di sala, formazione e tutto quello che sarà necessario per garantire la sicurezza. Anche per noi meno tavoli, circa il 50% in meno, e minore incasso, ma con l’arrivo dell’estate sfrutteremo il giardino a nostra disposizione».

«Riaprirò il bar da domani – racconta Victor Setaro, titolare del Jolly Bar – ma per valutare l’impatto di queste nuove disposizioni ci saranno da attendere almeno 2 o 3 mesi. C’è stata una riduzione di posti a sedere del 50%, mentre al bancone potranno accedere solo 4 clienti alla volta. Con il costo del lavoro invariato ci sarà anche da considerare il guadagno minore, e questi ragionamenti avranno un peso. La prima settimana sarà di rodaggio per capire la nuova dinamica di lavoro e per verificare l’afflusso della clientela. Probabilmente i bar modificheranno il loro orario di apertura, anche per ottimizzare i costi, ma sono valutazioni da fare dopo il primo periodo di riapertura».

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Lo Sverso

(s.s.)

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