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Cronaca

FABRIANO FESTA PER LA DIOCESI, DON GIOVANNI MOSCIATTI NUOVO VESCOVO DI IMOLA

FABRIANO, 31 maggio 2019 – “Stupito, commosso e grato. Papa Francesco ha voluto nominarmi Vescovo di Imola e sento la responsabilità, ma anche la gioia di un compito così impegnativo. Tutto questo lo debbo a tutti voi, con voi sono cresciuto, con voi ho maturato la fede e l’appartenenza alla Chiesa che ogni istante ci genera”.

Queste le prime parole di Don Giovanni Mosciatti, Vescovo eletto di Imola. Nato a Matelica nel 1958, Don Giovanni dopo aver conseguito la maturità classica inizia a studiare presso la Facoltà di Agraria di Perugia. Ma sono quelli gli anni decisivi che lo hanno portato a maturare la vocazione al sacerdozio, entrando a poco più di 23 anni al Collegio Capranica di Roma dove consegue il Baccellierato in Filosofia e Teologia.

Ordinato Sacerdote il 6 dicembre 1986 per la diocesi di Fabriano – Matelica, è stato parte integrante della comunità prima come Vice – parroco della Parrocchia della BMV della Misericordia, poi come Parroco delle Parrocchie di Melano – Cupo – Bastia e Rucce e Parroco della Collegiata di S. Nicolò a Fabriano fino al 2012 per poi diventare parroco della chiesa di San Facondino a Sassoferrato.

E poi tanti altri incarichi, come quello di assistente spirituale degli Universitari di Comunione Liberazione a Perugia, responsabile (2001 / 2012) della pastorale giovanile diocesana e dal 2012 Vice direttore dell’Ufficio Scuola Diocesano.

Proprio la scuola è da sempre stata al centro delle sue attività: dal 1988 infatti è stato insegnante di religione presso l’ Istituto Tecnico Agrario e  presso lo Scientifico “Vito Volterra”.

“Mi colpisce tantissimo – prosegue Don Giovanni – che la mia nomina sia stata resa pubblica oggi, il giorno della festa della visitazione della Beata Vergine a Santa Elisabetta. È la festa del Magnificat. È la festa del Sì di Maria e di Elisabetta. Ma è così per ciascuno di noi. Nella mia vita quando ho pronunciato tante volte il mio “Si” ho sperimentato la potenza della Grazia del Signore che attraverso la mia povertà ha fatto grandi cose. Vi ringrazio per tutto quello che siete per me, vi porto nel cuore uno per uno e vi chiedo di non smettere di pregare e di offrire al Signore tutta la vostra vita, Lui che si ricorda sempre della Sua Misericordia per noi”.

(redazione)

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