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FABRIANO GIOVANI DALLE MANI D’ORO, “NON CI ARRENDIAMO ALLA CRISI”

Puntano sugli antichi mestieri, piccole imprese artigiane create con fantasia e passione

 

FABRIANO, 1 marzo 2019 – Ci provano i giovani a cimentarsi in attività artigianali, nonostante la difficoltà di mantenere un negozio e il clima un po’ spento che si percepisce in città.

È il caso di Giovanna che da gennaio di quest’anno ha rilevato “La Bottega della Sarta”, attività collocata in Corso della Repubblica a Fabriano. Per lei, che non si occupa solo di riparazioni ma anche di creazione capi su misura, l’attività sta andando bene: “Il lavoro della sarta è ancora apprezzato” dice “perché alcune persone hanno in testa ciò che vogliono indossare e io aiuto loro a realizzarlo”.

La sua è una passione che c’è da sempre, e non si tratta solo di tagliare e cucire ma anche, e soprattutto, di ascoltare il cliente. “Qualcuno viene perché non riesce a rinunciare a un vecchio abito che non gli sta più, altri vorrebbero un modello che hanno visto nelle grandi vetrine o in televisione, e io cerco di realizzare i loro desideri”. Attraverso l’immancabile pagina Facebook pubblicizza i suoi lavori, dimostrando quanto l’artigianalità possa rimanere al passo coi tempi.

In piazza Garibaldi si trova “L’Arte del caffè” torrefazione aperta dal 2015 e gestita da Simone, di soli 26 anni, in cui si può trovare caffè artigianale in grani che viene macinato direttamente in negozio.

Nel suo negozio è possibile scegliere tra quattro miscele diverse di chicchi tostati a legna, che lui macina al momento, o crearne di personalizzate a seconda dei gusti. Ha deciso di aprire perché si era accorto che nella zona mancava questo servizio e c’era richiesta; poi per la sua passione per caffè artigianale. Dopo il corso da “Sommelier dell’Espresso” frequentato presso l’Accademia Del Caffè e aver fatto formazione in una torrefazione artigianale, ha aperto la sua attività. Cerca di mantenere una qualità elevata, nonostante ci sia richiesta di prodotti a basso prezzo: “Costa quanto vale” ripete ai clienti che si lamentano, e anche ai rappresentanti di caffè notoriamente economici che si presentano lui non cede. “Non è semplice” dice Simone “Fabriano sta attraversando un periodo critico. Lo vedo dal cliente, da come si pone, dagli atteggiamenti spiacevoli che capitano. Si capisce che fuori ci sono delle situazioni pesanti. Non c’è più voglia di spendere due parole o interessarsi al prodotto artigianale, e questa è la cartina tornasole della situazione che si vive in città”.

Alcune attività invece hanno avuto vita breve, e negozi che avevano aperto recentemente ora sono vuoti. Esempio fra tutti “Artisticamente” sito in largo Bartolo da Sassoferrato che aveva inaugurato nel 2015 ed era gestito da una cooperativa di artisti che vendevano, sia al dettaglio che online, prodotti fatti esclusivamente a mano.

Per quanto riguarda l’attività del restauratore, i giovani mancano: “Non è più come una volta, quando si poteva prendere in bottega un ragazzo per insegnargli il mestiere” spiega Alessio Ricciotti, che con il negozio “Restauro Antichità” manda avanti il lavoro di famiglia dagli anni ‘90 “A chiunque voglia cimentarsi in questo lavoro consiglio di frequentare scuole e corsi di restauro, perché non si può fare altrimenti”.

Sara Marinucci

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