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Cronaca

FABRIANO Giunta regionale, Casoli prende le distanze da Confindustria

Il presidente del Gruppo Elica: «Occorre rispetto dei ruoli, la nuova amministrazione regionale vada giudicata per l’operato»

FABRIANO, 16 ottobre 2020Francesco Casoli, presidente del Gruppo Elica apre un fronte in Confindustria Marche dopo l’intervento riportato dalla stampa dei presidenti di Confindustria Schiavoni e Bocchini in riferimento alla nuova Giunta della Regione Marche.

Pensieri e parole che Casoli stigmatizza: «Considero un fatto di grave ingerenza e di scarsa lungimiranza le dichiarazioni dei Presidenti Schiavoni e Bocchini apparse il 15 ottobre sulla stampa in riferimento alla nuova Giunta regionale. Non era mai avvenuto nella storia di Confindustria Marche un attacco dell’associazione addirittura alle modalità di scelta dei componenti della Giunta della Regione Marche da parte del relativo Presidente, prima ancora che questa fosse ufficializzata».

Per il presidente del Gruppo Elica, l’impresa non deve entrare nel gioco degli equilibri della politica: «Credo che la nuova amministrazione regionale vada giudicata per il suo operato e i suoi membri valutati per le loro competenze e non in virtù di avvilenti e gretti criteri di provenienza territoriale. Nelle imprese scegliamo i nostri collaboratori per esperienza e professionalità, non in base ad obsoleti canoni di appartenenza, qualsiasi essa sia, in particolare di appartenenza geografica». [nk_awb awb_type=”image” awb_image=”266703″ awb_image_size=”full” awb_image_background_size=”contain” awb_image_background_position=”50% 50%” awb_parallax=”scroll” awb_parallax_speed=”0.5″ awb_parallax_mobile=”true” awb_styles=” padding-top: 150px; padding-bottom: 150px;” link=”http://www.caprariauto.it” linkdest=”_blank” awb_class=”caprari”][/nk_awb]

E ricorda ai vertici di Confindustria Marche: «Non possiamo essere sostenitori della internazionalizzazione delle aziende, affrontare le sfide globali e nel frattempo essere “provinciali” nella scelta della classe dirigente. Per essere credibili dobbiamo essere coerenti e testimoniare con il nostro comportamento, chiedendo agli altri ciò che noi imprenditori attuiamo continuamente nel fare impresa nel rispetto reciproco dei ruoli. Spero che i due Presidenti abbiano rilasciato ingenuamente tali dichiarazioni nel “caldo” di una conversazione telefonica e che aprano una riflessione e sappiano meglio precisare la loro posizione».

(d. g.)

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