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FABRIANO I ricordi di Mauro: «Ad ogni paziente ho dato una parte di me»

Infermiere al reparto Ortopedia e Traumatologia, va in pensione dopo 43 anni di lavoro

 

FABRIANO, 18 giugno 2020 – Gli infermieri sono persone “pazienti”. Proprio così, ma non è una battuta alla Totò, è la prova che Mauro Morico, infermiere di lungo corso, provata esperienza ed ora in quiescenza, dopo 43 anni di lavoro, di “pazienti” ne ha avuti tanti, di tutte la “taglie”, di tutti i “tipi”. «Allora» è l’esordio del nostro incontro con questo signore che vive a Matelica e non dimostra certo la sua età «ho iniziato la mia professione il 27 giugno1976 presso ospedale di Fabriano nel reparto di ortopedia e traumatologia. Per 10 anni reparto uomini, poi 28 anni presso sala gessi e ambulatorio ortopedico e sala operatoria di ortopedia. Il primo aprile del 2015 mi sono trasferito presso ospedale di Comunità di Matelica, lavorando presso gli Ambulatori e Punto prelievi dove sempre il primo giugno 2020 ho terminato la mia professione come collaboratore Professionale».

A questo punto Morico, con sagacia e verve racconta «una vita vissuta» tra un nosocomio ed un altro: «Quando penso alle centinaia di pazienti, ai loro cari che ho curato nel corso degli anni, so che la maggior parte di loro non si ricorda di me né io di loro. Ma so che ho dato una piccola parte di me a ciascuno di loro e loro e tutti insieme costituiscono un bellissimo arazzo nella mia mente. Oggi, il mio messaggio è salutare in particolare tutto il personale dell’ospedale di Fabriano del reparto dove sono cresciuto Ortopedia è Traumatologia, tutto il personale Amministrativo e tutto il personale Medico e paramedico».

E qui, per rispetto della sintesi non può certo elencare tutti i medici, i suoi colleghi, gli impiegati, gli ausiliari e i direttori generali che Morico ha incrociato in oltre quattro decenni di delicato e al tempo stesso duro lavoro a muovere dalla “sala Gessi” che Morico ricorda più volte esemplificandola con esempi concreti. «Un grande abbraccio – continua Morico – a tutte le persone che ho conosciuto in tutti questi 43 anni della mia carriera, un saluto a tutti i Medici di Medicina Generale in cui ci è stata una collaborazione e amicizia. Con l’occasione voglio fare un grande bocca a lupo al dr. Aucone, che ho avuto il piacere di conoscere, al quale auguro di poter costruire una nuova squadra come nuovo Primario di Ortopedia e Traumatologia di Fabriano».

Non è difficile comprendere come Mauro Morico, in questo nostro incontro si sia trasformato in un fiume in piena per i tanti aneddoti, storie, episodi e per certi versi notizie che ci ha riferito con vera simpatia e ci porta a concludere con un compendio di quanto ci ha narrato: se ben preparato un infermiere (e naturalmente una infermiera) è una vera benedizione per l’umanità e come più volte abbiamo ascoltato e sentito ripeterci in questi ultimi mesi, se un un infermiere non è un angelo, è certamente un figura ad altra professionalità che si avvicina di più.

Daniele Gattucci

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