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FABRIANO I RISCHI DEL GIOCO D’AZZARDO: IL CONVEGNO DI FNP E CISL

29.450.000 euro spesi dalla  popolazione del territorio nel 2016

 

FABRIANO, 5 maggio 2018 – 29.450.000 euro giocati nel 2016 dalla popolazione del territorio tra Fabriano, Sassoferrato, Genga e Cerreto d’Esi. 291 apparecchi in funzione in bar e tabaccherie.

In città giocati 21.4 milioni d’euro

Una media (considerando i 31.212 abitati al 2016) di 685 euro a persona. “Comune tra i meno virtuosi – osservano gli organizzatori – di tutto il paese”. Preoccupanti anche i dati delle altre città del comprensorio: A Sassoferrato, 7.177 abitanti, le giocate ammontano a 4.6 milioni di euro, 641 euro pro capite. A Genga, 1.781 abitanti, le giocate toccano quota 1.36 milioni di euro, 764 euro le giocate pro capite. A Cerreto d’Esi 3.736 abitanti e 1.29 milioni di euro, 344 euro pro capite. Necessario per Fnp e Cisl intervenire subito.  

“Sappiamo che il gioco è l’attività che permette ai bambini, a tutti i piccoli, di conoscere, sperimentare, creare: di crescere – scrivono in una nota gli organizzatori – il gioco,  però, per essere utile alla società deve essere sano, relazionale, generativo, tutto quello che il gioco d’azzardo non è. Il gioco d’azzardo rappresenta un fenomeno in crescita tanto da poterlo considerare azzardo di massa”. A livello nazionale nel 2016 gli italiani hanno scommesso 96 milioni di euro, mentre nel 2017 6 milioni di euro in più: 106.

Informazione, prevenzione, educazione alla legalità: questi gli obbiettivi che FNP Cisl vuole perseguire cercando di incidere soprattutto sugli over 65 in maniera capillare sul territorio. “A tal proposito – spiegano – possiamo offrire anche un sostegno concreto alle vittime attraverso L’Adiconsum, che è una associazione costituita dalla Cisl che gestisce a livello nazionale uno dei fondi prevenzione usura, prevista dalla normativa e rivolta ai privati.Una prima risposta è stata messa in campo dalla Regione Marche con la legge 3\2017”.

3 i motivi principali del gioco tra gli over 65: vincere denaro, divertimento, incontrare persone. Questo secondo una indagine condotta da Libera, Gruppo Abele e varie associazioni. Una gioco che spesso sfocia nella patologia, con rischi concreti per la stabilità di nuclei familiari investiti da un mare di bugie e criticità spesso create dai comportamenti dei giocatori patologici. “Emergenza sociale che ha implicazioni e conseguenze in vari fenomeni: indebitamento e usura, violenza, dipendenza patologica e criminalità”.

Sicuramente positivo il progetto promosso dall’Ambito Sociale Territoriale 10 e dal Sert di Fabriano per prevenire e contrastare i problemi legati al gioco d’azzardo patologico – puntualizzano gli organizzatori – che prevede vari interventi formativi e di sensibilizzazione con il coinvolgimento di insegnanti delle scuole superiori, medie inferiori, educatori di centri di aggregazione giovanili. Un progetto di prevenzione a 360° per educare i giovani anche tramite specifici laboratori”.

Nei prossimi giorni a Fabriano, Cerreto d’Esi e Sassoferrato arriveranno gli “Slot mob”: manifestazioni che si svolgeranno nei bar del comprensorio che non utilizzano il gioco d’azzardo come attività commerciale. Un progetto nazionale a cui ha aderito anche la Cisl così come nella campagna “mettiamoci in gioco”.

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