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Cronaca

FABRIANO I SINDACI DELL’UNIONE MONTANA: “CHIUSURA PUNTO NASCITA, SOSPENDETE LA DECISIONE”

Le richieste del comitato in un documento indirizzato al Ministro Grillo ed al Presidente Ceriscioli

 

FABRIANO, 6 febbraio 2019 – Una riunione che ha messo attorno ad un tavolo tutti i sindaci dell’Unione Montana dell’Esino Frasassi per chiedere a Regione e Ministero della Salute di “Tenere sospesa ogni decisione e/o procedura che possa comportare o incidere, direttamente o indirettamente, sulla chiusura del punto nascita della struttura ospedaliera di Fabriano, impegnandosi, al contempo, per la conferma della condizione di deroga in atto”.

Firma così il presidente dell’Unione Montana (e Sindaco di Sassoferrato) Ugo Pesciarelli una lettera indirizzata al Ministro della Salute Giulia Grillo ed al Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, che prosegue con la seconda richiesta di mettersi attorno ad un tavolo per “Gli opportuni chiarimenti e per l’esame congiunto delle attuali condizioni del servizio sanitario locale, al fine di scongiurare la soppressione del punto nascita dell’Ospedale di Fabriano”.

Due richieste che arrivano dopo una serie di osservazioni da parte del comitato dei Sindaci (Oltre Sassoferrato anche quello di Fabriano Gabriele Santarelli, di Genga Giuseppe Medardoni e quello di Serra San Quirico Tommaso Borri) riunitisi nella giornata di ieri.

Una scelta grave per i Sindaci, che si va ad inserire in una situazione di crisi sociale ed economica “Un danno nei confronti di una popolazione che andrebbe ad affrontare una ulteriore riduzione di servizi, già carenti nelle aree interne montane”.

“Parte del territorio infatti rientra nell’area del cratere della Regione Marche – scrivono nella missiva i sindaci –  con tutte le criticità e le problematiche che ne derivano e parte nel progetto pilota delle aree interne della Regione Marche, in attuazione della strategia nazionale di tutela e sviluppo delle aree disagiate. Altra importante e grave criticità del territorio, ormai da tempo consolidata, è costituita dalla carenza di infrastrutture con particolare riferimento alle precarie condizioni di collegamento e viabilità dovute al mancato completamento delle opere della “quadrilatero” ed alla mancata realizzazione della cosiddetta pedemontana”.

“Tutto questo comporterebbe ulteriore aggravio dei disagi e delle già criticità presenti nel territorio. Senza dimenticare – concludono –  che tutto questo porterebbe i residenti che insistono nell’area dell’Ospedale Profili, al trasferimento presso altre strutture sanitarie con oneri e difficoltà ancora più pesanti. Contraddizione palese con le indicazioni già espresse dal Ministro dell’Interno e dal Ministro della salute relativamente alla disponibilità di revisione dei criteri e dei requisiti necessari per il mantenimento dei punti nascita nell’ambito dell’accordo Stato-Regioni” .

-foto di archivio-

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