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Cronaca

FABRIANO IL PD DELLA ZONA MONTANA PER UNA NUOVA GOVERNANCE DEL PARCO DELLA GOLA DELLA ROSSA E FRASASSI

FABRIANO, 19 dicembre 2017 – Prende posizione con forza a favore della regolarizzazione della “governance” per il Parco Regionale della Gola della Rossa Il Partito Democratico della zona montana. Posizione per sostenere l’iniziativa legislativa assunta dal proprio Gruppo Consiliare Regionale con la Proposta di Legge n°167. Si riaccende quindi la polemica attorno una proposta criticata aspramente dal primo cittadino fabrianese Gabriele Santarelli che in caso di approvazione della proposta di legge aveva affermato che si vedrà “costretto a decidere l’uscita del Comune di Fabriano dall’Unione Montana, decretandone lo scioglimento”.

In un documento le sezioni di Fabriano – Cerreto d’Esi – Sassoferrato – Genga – Serra San Quirico e quella di Arcevia a firma del coordinatore della zona montana Fabrizio Giuliani, si ritorna alla fondazione del parco: “Rivendichiamo e ricordiamo a chi oggi sembra smemorato o sia stato all’epoca dei fatti molto giovane, l’azione convinta, determinata e determinante da noi svolta, sul piano politico ed amministrativo, sia per la nascita 20 anni fa del Parco  e poi per il suo radicamento e la sua crescita quantitativa e qualitativa”.

E poi l’analisi di una proposta di legge considerata addirittura “tardiva” da parte dei Dem dell’area montana. “Questa proposta va a sanare una illegittimità già denunciata dalla fine del 2014 dal Sindaco di Arcevia e dal Commissario straordinario della Comunità Montana Esino Frasassi. Dal 1° gennaio 2015, con la costituzione della Unione Montana dell’Esino Frasassi i comuni di Genga e di Arcevia, che da soli rappresentano oltre il 50% del territorio del Parco, sono esclusi di fatto e di diritto dalla sua gestione, senza dimenticare che oggi il rappresentante legale del Parco è il Presidente dell’Unione Montana, ovvero il Sindaco di un Comune il cui territorio è fuori del Parco”.

Ecco quindi che, non esistendo più una comunità montana che abbraccia tutto il territorio del parco, così come non esiste una Unione Montana di questo tipo, secondo i Dem la proposta di legge non chiede altro che l’applicazione della legge regionale sui parchi del 1994. Proposta che porterà alla costituzione di un Ente amministrato da un CdA, composto da 2 rappresentanti designati dai Comuni interessati, 1 delle Associazioni ambientaliste, 1 delle Associazioni agricole e 1 esperto nominato dal Consiglio Regionale.

“In questo modo il Parco, patrimonio di tutta la collettività, bene comune su cui tutti dobbiamo vigilare, sarà amministrato da tutti i territori che lo compongono – proseguono i circoli e sezioni Pd nella nota –  con una vera rappresentanza delle comunità locali intese in tutte le sue componenti socio-economiche e culturali ivi compresa la importante e significativa novità della rappresentanza degli agricoltori e degli ambientalisti. E proprio da parte loro spiace vedere un recente comunicato stampa dove sembra abbiano cambiato opinione con argomentazioni imbarazzanti per chi le ha firmate, forse fuorviati da forzature temporali che non hanno permesso gli approfondimenti necessari”.

Per la proposta di legge nessun percorso speciale o accelerato, ma uno democratico e partecipato. Attenzione anche alla “fake news” che nel punto Dem “hanno il solo scopo di conservare uno ‘status quo’”. E poi la stoccata finale nei confronti del primo cittadino fabrianese: “Le Istituzioni non sono una cosa privata. Non si può parlare di potenziamento dell’Unione montana attraverso nuovi servizi da condividere, su cui siamo d’accordo, e poi subordinare l’esistenza stessa dell’Unione alla potestà diretta e personale sul Parco”.

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