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FABRIANO IL SALAME DI FABRIANO VERSO IL PRESIDIO SLOW FOOD

L’assemblea dei soci lunedì 21 gennaio

 

FABRIANO, 24 gennaio 2019 – Una scelta chiara dall’incontro di lunedì all’interno del complesso del San Benedetto: superata per il Salame di Fabriano la questione della DOP in pieno accordo con tutti i soci. Quindi la scelta di andare verso “Il Salame di Fabriano – Presidio Slow Food”, per quella che è stata considerata “Eccellenza per tutto il nostro territorio e un possibile volano di sviluppo economico”.

Durante l’assembla si lunedì sono stati presentati anche un gruppo di nuovi allevatori e produttori interessati ad entrare nel consorzio con l’obbiettivo di “Costruire e produrre un prodotto unico per le materie prime utilizzate  e per la sapienza, artigianalità e passione nella produzione”.

Molte le novità che l’Assessore ( e presidente del Consorzio del Salame di Fabriano) Barbara Pagnoncelli ha presentato ai soci, in particolar modo il ruolo di Slow Food che  il Presidente regionale Ugo Pazzi ha esposto ripercorrendo con i Soci i punti fondamentali del regolamento dei presidi Slow Food e ponendo l’accento sui principi di appartenenza alla rete quali la democrazia, giustizia, responsabilità e qualità alimentare. Valori che l’Amministrazione sancirà con un apposito protocollo d’intesa.

Una “fetta” di storia

Il salame di Fabriano è anche legato ad una figura centrale per l’unità d’Italia: l’insaccato è infatti citato in una lettera firmata da Giuseppe Garibaldi e, nel 1877, l’intellettuale marchigiano Oreste Marcoaldi scrive: “Il salame è una specialità fabrianese, come di Bologna è la mortadella e di Modena lo zampone”.

Prosepettive lavorative

In programma nel 2019 anche un corso di formazione di norcineria  grazie ad un bando regionale che il Comune di Fabriano, con la partnership di altri soggetti, si è aggiudicato dando la possibilità a 18 giovani disoccupati di svolgere 300 ore di lezione di cui 90 in stage presso aziende del territorio per  avere un attestato di specializzazione di norcino e tecnico di trasformazione di prodotti alimentari, così il salame di Fabriano può diventare volano di sviluppo economico ed occupazionale.

“Un prodotto di qualità come il salame di Fabriano merita anche un piano di marketing e di comunicazione efficaci capaci di mettere in vetrina non solo il prodotto e le sue caratteristiche – hanno spiegato durante l’assemblea dei soci del consorzio – ma anche gli allevatori e i produttori, le loro storie, il loro lavoro, il loro amore che chi assaggia il salame di Fabriano percepisce nel gusto di un prodotto inimitabile.

In arrivo anche un nuovo sito internet per il Consorzio, sull’aggiornamento e creazione di pagine nei social più diffusi ( facebook e instagram ) e su  eventi dedicati al salame di Fabriano per far conoscere un prodotto capace di raccontare e presentare al meglio un prodotto nobile del territorio

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