FABRIANO Il San Pietro Martire di Donatello sulla via del ritorno

Restauro completato, ultimi dettagli pittorici da ultimare poi il ritorno

 

FABRIANO, 18 gennaio 2020 – Si concluderà con il ritorno a casa, custodito all’interno di una sala dedicata della pinacoteca “Molajoli”, il viaggio del San Pietro Martire di Donatello.

Un vero e proprio conto alla rovescia (senza però una data definita con certezza) per un’opera che dopo esser stata prima all’interno della chiesa di San Domenico, poi nel deposito attrezzato per affrontare il post terremoto del 1997 ed aver passato gli ultimi anni a Firenze tra mostre e restauro sarà al centro di una sala della “Molajoli”, circondata da altre opere lignee.

L’attribuzione

La prima ipotesi di attribuzione (fine anni ‘90 del secolo scorso) a firma del critico d’arte fabrianese Fabio Marcelli, poi confermata da Giancarlo Gentilini docente di scuola dell’arte all’Università di Perugia. Con lo stesso Gentilini a sostenere che la statua aveva molti “punti di contatto” con quelle realizzate da Donatello per la sagrestia vecchia di San Lorenzo e quelle dell’ altare del Santo a Padova.

A rendere ancora più solida l’attribuzione al maestro fiorentino dell’opera, la recente mostra (Uffizi, marzo – agosto 2016 “Fece di scoltura di legname e colorì –  La scultura del Quattrocento in legno dipinto a Firenze”) curata da Alfredo Bellandi, il San Pietro Martire è stato messo a catalogo con l’attribuzione “Donatello”.

L’auspicio

Restauro praticamente ultimato, ancora in corso il miglioramento pittorico dell’opera e poi gli ultimi dettagli da concordare tra Amministrazione, Fondo Edifici di Culto e Soprintendenza per il ritorno definitivo in città.

«L’auspicio – commenta l’assessore Ilaria Venanzoni – è quello di poter ritrovare il capolavoro di Donatello il giorno della riapertura della pinacoteca a riallestimento concluso, ad Aprile. Inoltre vorrei ringraziare la Soprintendenza ed il Fondo Edifici di Culto per il percorso fatto insieme».

(s.s.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA