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FABRIANO Il turismo prova a ripartire, si sceglie il Sud per la vacanza

Le rischieste riguardano soprattutto case in affitto per restare lontani dai contatti, vanno per la maggiore Puglia, Sicilia e Campania. Ma il settore è in difficoltà 

 

 

FABRIANO, 18  giugno 2020 – Il progressivo ritorno ad una parziale novità, dopo la chiusura degli scorsi mesi, apre nuove possibilità alle vacanze italiane che solo qualche tempo fa nessuno sperava di poter fare quest’anno. Viste le interdizioni di alcuni paesi ai visitatori italiani e alla situazione internazionale ancora instabile, il governo e le istituzioni stanno sensibilizzando i connazionali a riscoprire la straordinaria varietà geografica che l’Italia ha da offrire e da far scoprire. Si apre così uno spiraglio di speranza per gli addetti al settore turismo che, nonostante si preveda una decisiva riduzione del flusso di visitatori, nei giorni della chiusura paventavano un totale azzeramento della stagione estiva.

Abbiamo parlato con Leandro Santini dell’agenzia Santini viaggi, per osservare i movimenti dei fabrianesi per questa estate ormai alle porte. «Avevamo previsto una stagione totalmente a zero. Invece, seppur poco, qualcosa sembra muoversi», ci dice Santini. Da quanto emerge sembra che i fabrianesi, in linea con l’andamento necessario dell’intera nazione, stiano favorendo le mete sul suolo italiano: «Per lo più vi sono persone che vogliono fare vacanze in Puglia, in Sicilia, in Campania e in genere lungo tutto il sud Italia che ha ottenuto la grande maggioranza delle preferenze. Molti stanno scegliendo anche le stesse Marche. In tutti questi casi si parla prevalentemente di mare». La classica villeggiatura marittima è quindi in cima alle preferenze dei fabrianesi anche quest’anno.
Inoltre, l’emergenza covid-19 sta orientando i concittadini verso la formula della casa vacanze. Spiega Santini: «Stanno chiedendo quasi tutti una casa vacanze in affitto che quindi sta avendo la meglio su resort ed alberghi. È normale: si preferisce un luogo nel quale poter essere da soli, lontani da altri contatti. Per questo la casa sembra più appetibile rispetto all’albergo». Una percentuale di fabrianesi sta anche prenotando delle vacanze in montagna, anche se rispetto agli amanti del mare sono una piccola fetta. Diverso è il caso delle visite alle città d’arte. «Quasi nulla, – dice Santini – anche se alcune richieste, soprattutto per i fine settimana, ci sono state». Per le crociere invece siamo totalmente a quota zero, visti anche i precedenti di qualche mese fa. Nonostante un timido flusso di turisti sembra essersi attivato, il settore resta comunque in grave difficoltà, come ci racconta Santini: «Anche se le cose si stanno muovendo, parliamo di un flusso inferiore rispetto agli altri anni. Di questo ne risente tutto il settore turistico, non solo le agenzie viaggio. Dobbiamo sperare per il meglio. Si prevede una diminuzione consistente anche del flusso di stranieri in visita in Italia e ci auguriamo che la riscoperta del territorio possa aiutare a colmare questo vuoto».
Che i sacrifici di questo periodo portino ad una nuova stagione delle vacanze in Italia? Parafrasando De André, i fiori non nascono di certo dai diamanti. Questa emergenza può essere il pretesto di riscoprire l’Italia, paese annoverato nel mondo per le sue meraviglie culturali, artistiche, paesaggistiche e naturalistiche. Concorda Santini: «Quest’anno siamo costretti a restare in Italia per le vacanze e questa può essere l’occasione per ritrovare e scoprire alcuni luoghi meravigliosi del nostro territorio. Magari ci si affeziona a nuovi luoghi, a nuovi paesaggi o si sceglie di approfondire mete diverse».

Danilo Ciccolessi

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