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FABRIANO IL VOLO DELL’AQUILA: DALLE MARCHE ALLA ROMAGNA

Un viaggio che non finisce

 

FABRIANO, 29 maggio 2018 –  Prima il colpo di fucile che l’ha ferita. Poi il salvataggio, il lento recupero ed il volo liberatorio. Ed oggi, a quasi un anno di distanza l’aquila del parco della gola della Rossa e di Frasassi continua il suo viaggio. Ultima tappa di questo giovanissimo esemplare, la Romagna.

Una storia che prosegue dopo l’inizio drammatico, quando un uomo (poi individuato dai Carabinieri Forestali e conseguentemente denunciato) colpì questo meraviglioso esemplare con un colpo di fucile, centrandola in pieno e ferendola gravemente.

Una ferita dolorosa

Era il 19 agosto 2017, ed un uomo al limitare del confine del Parco si accorse dell’Aquila, a terra incapace di volare. Ecco la chiamata ai Carabinieri forestali e l’ENPA a recuperarla. Un colpo che per fortuna, nonostante la gravità delle ferite, non lesionò organi vitali.

Poi il trasferimento presso il centro recupero rapaci WWF Parco Regionale Gola della Rossa e di Frasassi, dove per un mese in una grande voliera venne accudita e curata dai medici veterinari della clinica veterinaria S. Anna di Fabriano. Fino al completamento del recupero.

Monitoraggio GPS

Ad un mese esatto dal colpo di fucile, la liberazione alla presenza delle autorità locali e dell’ENPA. Ma a tutto questo da aggiungere uno speciale dispositivo che dal giorno del secondo involo la sta accompagnando nel percorso fatto tra i monti dell’Italia centrale.

Il recupero del rapporto con i genitori, la caccia da imparare e poi i chilometri fatti tra Abruzzo, Lazio, i Sibillini, per poi sfiorare la Toscana e le Foreste Casentinesi in solitaria.

Tanti ed importanti i dati raccolti attraverso il GPS, compresa l’altezza massima raggiunta dallAquila: 7.450 metri sul livello del mare.

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