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Cronaca

FABRIANO Indelfab, i sindacati chiedono incontro ai curatori fallimentari

Fim, Fiom e Uilm Marche chiedono con urgenza anche un incontro in Regione

 

FABRIANO, 3 dicembre 2020 – Dopo il fallimento di Indelfab cresce l’attesa per conoscere la “road map” che porterà i 566 lavoratori verso la procedura di mobilità, mentre si attende anche la convocazione di un vertice da parte del ministero dello sviluppo economico.

Il fallimento è stato dichiarato dopo il rigetto da parte del tribunale (sezione fallimentare di Ancona) del concordato liquidatorio presentato dall’azienda lo scorso 30 settembre (leggi l’articolo). Già stabilita la data per l’udienza,  18 marzo 2021, e già nominati dalla giudice Giuliana Filippello tre curatori fallimentari; Simona Romagnoli, Sabrina Salati e Luca Cortellucci.

E proprio nei confronti dei curatori fallimentari si rivolge l’attenzione delle sigle sindacali di Marche ed Umbria, con Fim, Fiom e Uilm a chiedere con urgenza un incontro per cercare di capire la strada da percorrere. Tra i tanti nodi da sciogliere anche quello legato ai crediti dei lavoratori nei confronti dell’azienda.

Fim, Fiom e Uilm di Ancona hanno inoltrato richiesta per ottenere un incontro urgente in regione.

“Tutela della persone e dell’occupazione”, questo il monito dell Fiom che osserva la difficoltà della nuova fase e l’urgenza di un nuovo faccia a faccia ministeriale. [nk_awb awb_type=”image” awb_image=”282404″ awb_image_size=”full” awb_image_background_size=”contain” awb_image_background_position=”50% 50%” awb_parallax=”scroll” awb_parallax_speed=”0.5″ awb_parallax_mobile=”true” awb_styles=” padding-top: 150px; padding-bottom: 150px;” link=”http://www.caprariauto.it” linkdest=”_blank” awb_class=”caprari”][/nk_awb]

«Sarà fondamentale in quella sede valutare tutte le strada possibili da percorrere affinché si possa dare il massimo supporto alle lavoratrici ed ai lavoratori, che come sempre pagano il prezzo più alto – osservano – ed ogni eventuale progetto di riconversione e/o rilancio industriale, che deve riguardare tutto il territorio. Al tempo stesso, la mancanza di condivisione di un percorso da parte dell’impresa nella costruzione e nella gestione della procedura di concordato, non ci hanno messo in condizioni di avere alcun tipo di informazione sugli sviluppi reali della situazione aziendale: risulta quindi fondamentale aprire un confronto con i Curatori nominati dal Tribunale di Ancona, per avere un quadro preciso da poter poi trasmettere alle persone che rappresentiamo e per decidere le azioni più opportune da mettere in campo».

E poi ancora, ricorda la Fiom, l’urgenza di un nuovo tavolo di confronto regionale per valutare tutte le azioni di supporto possibili “Al fine di provare a contrastare il diffondersi del virus della desertificazione industriale che da oltre un decennio colpisce il fabrianese”.

(redazione)

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