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Fabriano «Invertire il declino economico delle aree interne è possibile»

Il neopresidente Cna Fabriano, Fabrizio Palanca, traccia la rotta




Fabriano – A inizio aprile si è svolto il congresso della Cna di Fabriano e area montana vasta nel quale Fabrizio Palanca, noto imprenditore fabrianese, è stato eletto alla carica di Presidente locale dell’associazione di categoria.

A pochi giorni dal nuovo incarico, Palanca traccia le prime priorità.

«Il nostro lavoro al costante fianco delle aziende e degli imprenditori sarà finalizzato a facilitare al massimo le modalità del fare impresa, operando ogni giorno affinché le aree interne, fortemente penalizzate in questo periodo storico, possano essere messe nelle condizioni di esprimere il loro potenziale», dichiara il neopresidente.




«I dati del centro studi Cna Marche ci mostrano segnali che, seppur ancora negativi, indicano un rallentamento nella perdita di imprese rispetto al 2023 sottolinea Palanca -. Nel 2024 Fabriano ha visto una diminuzione di 46 unità contro le 184 dell’anno precedente. L’intera area montana mostra una tendenza simile: 105 chiusure nel 2024 rispetto alle 296 del 2023».

«Punteremo molto sulle giovani generazioni e sul pieno supporto alla loro formazione prosegue Palanca – collaborando attivamente con gli enti di formazione locali in modo tale che si possano attuare sinergie volte a favorire i percorsi di apprendimento e crescita, fornendo ai nostri ragazzi gli strumenti idonei a renderli competitivi in un mercato sempre più dinamico e complesso».

«Allo stesso tempo saremo al fianco delle istituzioni e degli enti che governano il territorio per garantire la sostenibilità e l’attrattività del territorio stesso, perché le statistiche ci dicono che sempre più giovani se ne vanno dalle nostre aree interne e sempre più formati. Questa dinamica va invertita in maniera urgente con politiche incentivanti e mirate, ovviamente anche di natura economica».

Palanca evidenzia l’importanza di un approccio territoriale ampio.

«Durante il nostro congresso abbiamo invitato anche alcuni Sindaci della vicina Umbria, perché riteniamo che queste problematiche si possano affrontare oggi solo con una logica pienamente sinergica a livello territoriale e di area vasta, non certo parlando in maniera autoreferenziale di ogni singolo Comune».

«Saremo poi in prima linea nel monitoraggio costante delle politiche infrastrutturali che rappresentano un elemento vitale per le nostre imprese e per le comunità locali in toto».

«In questi giorni si parla inevitabilmente delle difficoltà legate agli esuberi nel Fabrianese conclude Palanca, un colpo durissimo che oltre ad avere effetti diretti nell’immediato ne avrà anche molti indiretti nel breve e medio periodo. Non possiamo e non vogliamo in alcun modo arrenderci a questa tendenza che ci porterebbe a un inevitabile decadimento diffuso. Ci ispiriamo ai tanti imprenditori che, nonostante tutto, non vogliono e non possono permettersi di abbandonare il nostro territorio come può invece fare una multinazionale e restano qui garantendo così la sopravvivenza del tessuto economico e sociale. Questo territorio, anche pensando a coloro che abbiamo l’onore di rappresentare, non può arrendersi».

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