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Cronaca

FABRIANO #IoNonAsporto, tra i bar c’è chi dice no

Zona arancione e tanti dubbi: il punto di vista di chi vive la vita dall’altra parte del bancone

FABRIANO, 19 gennaio 2021 – Tra chi ha scelto di proseguire con la via dell’asporto durante la “zona arancione”, c’è anche chi ha scelto con di non offrire questo tipo di servizio, spiegando i perché di una scelta senza dubbio sofferta.

Victor Hugo Setaro all’interno del suo bar

#IoNonAsporto , lo scrive chiaro Victor Hugo Setaro titolare del Jolly Bar, e lo sostiene con altrettanta determinazione perché  spiegando perché «I costi da sostenere sono diventati di gran lunga maggiori rispetto al normale servizio».

Dopo il tanto criticato, controverso e discusso #IoApro, una nuova presa di posizione da parte di chi lavora nel mondo della ristorazione. #IoNonAsporto .

“Perché questo modo di lavorare concesso dai provvedimenti governativi, non ci fa coprire le spese giornaliere fisse ma le aggrava” scrive sul profilo facebook del suo bar,

«Io ci ho provato ad offrire un servizio come l’asporto, nelle fasi arancioni precedenti a questa – spiega – ma non era davvero la migliore delle prospettive per una categoria come la mia. I costi aumentano, i bicchieri monouso per caffè e cappuccino costano più di 10 centesimo ognuno e non era certa mia intenzione far pesare questo costo extra ai clienti, anzi la mia intenzione è sempre stata quella di offrire un servizio al massimo delle sue possibilità».

Non c’è solo la zona arancione, ma anche l’incertezza legata al “cambio di colore” delle regioni ad aumentare i dubbi e le restrizioni da far rispettare (a gestori e clienti) seguendo anche il cambio delle disposizioni di legge.

«C’è anche da dire – prosegue Setaro – che per quanto riguarda la tassazione nulla è cambiato perché questo modo di lavorare concesso dai provvedimenti governativi non ci fa coprire le spese giornaliere fisse ma le aggrava».

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«Mi rendo perfettamente conto che magari come tipo di servizio il mio/nostro è un servizio accessorio, forse un extra – conclude – ma quell’extra, quel non necessario secondo qualcuno è necessario per me e per la mia famiglia, come per le famiglie delle persone che lavorano con me all’interno del Bar. Non so quale possa essere la migliore strategia per ripartire».

(Redazione)

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