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Cronaca

FABRIANO JP INDUSTRIES, LA REGIONE FA LA PRIMA MOSSA SULLA MOBILITÀ: 400 PERSONE COL FIATO SOSPESO

operai jp umbri fotoFABRIANO, 1 agosto 2016 – Incontro sindacale con la JP Industries fissato per giovedì pomeriggio (4 agosto) alle ore 9 nella sala riunioni dello stabilimento di Santa Maria della newco che ha acquistato, nel 2012, il comparto bianco della Antonio Merloni, riassumendo 700 tute blu ex Ardo. Di queste, ora divenute 684, in 400 sono state messe in mobilità. Una procedura che è stata annunciata dal titolare, l’imprenditore cerretese Giovanni Porcarelli, a causa di un mercato degli elettrodomestici che non tira come dovrebbe e per la mancanza di liquidità a causa della non apertura di linee di credito necessaria, a detta dell’imprenditore, per implementare il piano industriale. E su questo punto che le parti sociali hanno duramente attaccato Porcarelli. Secondo le segreterie territoriali di Fiom-Fim-Uilm, “non si possono utilizzare i lavoratori per risolvere il problema legato alla liquidità delle banche”. E lo ripeteranno di persona a Porcarelli durante l’incontro. Nel frattempo, ancora una volta, si sta con il fiato sospeso a Fabriano. Una città che ha sfondato, di molto, la soglia dei 5mila disoccupati. E che, difficilmente, potrebbe accettare una nuova ecatombe occupazionale, come quella che si prospetta.

jpAnche dalla Regione Marche, come annunciato dal presidente, Luca Ceriscioli, si muove, congiuntamente con la regione Umbria, convocando per domani il titolare della JP.

Nel frattempo, in Umbria, a Gaifana, questa mattina (1 agosto) un gruppo di lavoratori della JP si è ritrovata davanti ai cancelli del sito produttivo – insieme alle locali parti sociali – per manifestare tutta la propria preoccupazione per questa situazione.

“Non sappiamo se sia più grave disattendere un accordo e non presentare un piano industriale di un’azienda che occupa 400 persone od usare una procedura di licenziamento collettivo per ricattare il Governo e le Istituzioni”, il pensiero dell’on. Lara Ricciatti e del capogruppo fabrianese di Sel-Fbc, Emanuele Rossi, affidato ad una nota congiunta. “Per questo motivo abbiamo depositato questa mattina, primo agosto, una interrogazione al Ministro dello Sviluppo Economico ed al Sindaco ed all’assessore al lavoro del comune di Fabriano affinché su questa vicenda si faccia chiarezza ed ognuno faccia la propria parte. Secondo noi di Sinistra Italiana e Fabriano Bene Conune-SEL si dovrebbe viceversa ritirare il finanziamento di nove milioni di euro previsti nell’accordo di programma destinato alla Jp. Il nostro Paese ha bisogno di un’imprenditoria sana e capace di dialogare con i sindacati per provare a trascinare le notte attività produttive da questa crisi economica, e Giovanni Porcarelli non solo non appartiene alla categoria, ma biecamente preferisce infierire su un distretto industriale già fortemente colpito da questa crisi e come sempre preferisce agire sulla pelle delle lavoratrici e dei lavoratori. Ci impegneremo a fianco dei sindacati nelle loro vertenze e cercheremo di monitorare la vicenda all’interno delle Istituzioni perché questo, è bene ribadirlo, non è un semplice caso di crisi industriale, ma bensì una strategia – ben pensata a ridosso delle ferie – per fare terrorismo sindacale e lavorativo”.

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