FABRIANO La Commissione Pari Opportunità risponde all’Assessora Regionale Latini

Commissione pari opportunità: «Le personali convinzioni dell’assessora attengono alla sfera delle decisioni private»

 

FABRIANO, 15 dicembre 2020 – La Commissione per le Pari Opportunità del Comune di Fabriano è rimasta disorientata e oltremodo stupita, di fronte alle affermazioni dell’Assessora Giorgia Latini, titolare della delega alle Pari Opportunità per la Regione Marche, che in un’intervista al TG3 regionale, ha espresso la sua personale convinzione di assoluta contrarietà all’aborto.

Nel proprio comunicato  la commissione vuole specificare che la Legge 194 del 22 maggio 1978 a firma dell’allora Presidente Leone a cui l’assessora si riferisce, non è una legge sull’aborto, ma un dispositivo di “Norme per l’interruzione volontaria della gravidanza e tutela sociale della maternità” che nel suo primo articolo recita: “lo Stato garantisce il diritto alla procreazione cosciente e responsabile, riconosce il valore sociale della maternità e tutela la vita nuova dall’inizio”. L’interruzione volontaria della gravidanza quindi, non è, e non dovrebbe essere, sicuramente mezzo per il controllo delle nascite.

Lo Stato, le Regioni, gli Enti Locali avevano e hanno il dovere di creare gli strumenti attuativi di tale norma e pertanto di promuovere servizi socio-sanitari per evitare che l’aborto sia usato come strumento per la limitazione delle nascite. 

«Le personali convinzioni dell’assessora – scrive la commissione – attengono alla sfera delle decisioni private, ma in quanto Assessore Regionale ha una responsabilità pubblica verso tutta la comunità che governa, consapevole che le sue decisioni ricadono su donne e uomini che legittimamente possono avere opinioni diverse dalla sua. Il suo dovere è quello di fare applicare questa Legge e semmai di fare funzionare al meglio i consultori nell’interesse della salute e della libertà delle donne, tutte. A maggior ragione in quanto avente delega alle Pari Opportunità»

Sara Marinucci