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Fabriano La “Filatrice” di Quirino Ruggeri in mostra al M.a.r.t. di Rovereto

Il Presidente Censi: «La Fondazione Carifac è onorata di concedere un’opera della nostra collezione al M.A.R.T.»

di Redazione

Fabriano, 18 ottobre 2022 – Un’opera presente nel Polo Museale di Zona Conce a Fabriano verrà esposta al M.A.R.T.  (Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto) dall’8 dicembre al 19 marzo 2023, nella Mostra “Giotto e il Novecento”, nata da un’idea di Vittorio Sgarbi e curata da Alessandra Tiddia.

Si tratta della “Filatrice” di Quirino Ruggeri, opera realizzata intorno al 1930 in gesso patinato, che costituisce il “pendant” ovvero, un’armonica e simmetrica corrispondenza dell’opera “La Tessitrice” dello stesso artista.

«La Fondazione Carifac è onorata di concedere un’opera della nostra collezione al M.A.R.T.  e soprattutto ad un evento di siffatto valore artistico e culturale – precisa il Presidente della Fondazione Carifac Dennis Luigi Censi – che inesorabilmente porta alla mente la Mostra organizzata da questa Fondazione nel 2014 e curata da Vittorio Sgarbi dal titolo: Da Giotto a Gentile. Pittura e scultura a Fabriano tra Due e Trecento. Il M.A.R.T. merita un plauso per la capacità di essere un soggetto attivo nella creazione e nella diffusione della conoscenza dell’immenso patrimonio culturale italiano».

La “Filatrice” è un’opera scultorea che raffigura una ragazza di profilo, nell’atto di filare.  L’autore Quirino Ruggeri nacque ad Albacina di Fabriano nel 1883 e morì a Roma nel 1955, dopo essere emigrato in America, ritornò in Italia dove continuò a lavorare come sarto. Si dedicò alla scultura a partire dal 1920.

Il suo esordio fu alla Biennale romana del 1921. L’opera di Ruggeri ora riprende vigore all’interno di un progetto espositivo di vaste dimensioni, che si concentra sulla ricezione della pittura di Giotto nell’ambito della cultura figurativa del Novecento. Al M.A.R.T. sono presenti oltre 200 opere di artisti moderni e contemporanei ispirate all’arte di Giotto, il maestro che rivoluzionò la pittura medievale.

Nelle sale del museo trentino verranno ospitati i grandi nomi del Novecento come Giorgio Morandi, Carlo Carrà, Gino Severini, Mario Sironi e Lucio Fontana.

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