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Cronaca

FABRIANO LA STOCCATA DELLA LEGA: “SULLE CARTIERE IL PD IN RITARDO”

FABRIANO, 2 gennaio 2018 – Il preliminare di vendita siglato tra gruppo Fedrigoni ed il fondo americano di private equity Bain Capital ha scosso la politica e la città. Recente infatti l’incontro tra Partito Democratico e Rsu, dove era stata chiesta attenzione e mantenimento dei livelli occupazionali unitamente al radicamento dell’attività delle Cartiere rimanga radicata nel territorio, incontro che però ha messo in movimento il Coordinamento cittadino della Lega, che ha criticato duramente i Dem.

“Anche in questo caso, come succede ormai da tempo il PD arriva in ritardo – attaccano dalla Lega –  i primi incontri con le rappresentanze sindacali li abbiamo avuti circa due mesi fa e non è passato molto tempo dalla presentazione in Regione di una nostra mozione per chiedere al governo regionale di attivarsi per tutelare i livelli occupazionali e il marchio”. E poi ancora un affondo più in profondità, alludendo alla necessità dei Dem di “Recuperare visibilità” attraverso il tema dell’occupazione. “Il partito locale dove stava quando la Regione con la scusa dell’internalizzazione dei marchi favoriva la delocalizzazione di aziende marchigiane e locali con soldi pubblici?”

Rilancia il Coordinamento del Carroccio cittadino e chiede ai Dem di attivarsi con il Governo regionale per sostenere la mozione leghista di “Fabriano zona franca”.

“Sappiamo che chi in questo momento rappresenta il PD in città non è colpevole di scelte scellerate fatte in passato – concludono dalla Lega – ma per essere diversi ci vuole un sussulto di orgoglio e dignità nei confronti di chi in Regione dimostra, ogni giorno di più, di fregarsene di Fabriano e dei suoi molteplici problemi. Tanto per ricordarlo, Fabriano è quella città che con le tasse versate ha mantenuto generazioni di politici in Regione e ancora oggi è come città tra i maggiori contribuenti. Il PD locale ricordi anche questo al presidente Ceriscioli, nonché responsabile della sanità e commissario per il terremoto, chissà fra una cena e l’altra, forse troverà il tempo per occuparsi anche di noi poveri metalmezzadri”.

(s.s.)

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