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FABRIANO LEGA IN PIAZZA PER L’OSPEDALE, ALL’ATTACCO DI 5 STELLE E CERISCIOLI

FABRIANO, 28 luglio 2018 – Se a Roma l’asse “giallo-verde” sembra funzionare, nella città della carta tra Lega e Movimento 5 Stelle c’è tutto tranne che sintonia.

Ancora una volta un banchetto in piazza per il Coordinamento del Carroccio fabrianese, ed ancora una volta dito puntato con l’amministrazione pentastellata.

“Una città che muore”?

Sanità ma non solo, perché nell’affondo leghista ci sono colpi di sciabola che vanno ad affondare nelle criticità del raddoppio della SS76 (e la procedura di licenziamento collettivo aperta da Astaldi ai danni di 59 lavoratori) e le criticità legate al lavoro e la critica del percorso di “Area di complessa”.

“Una perdita di tempo” per la Lega.

Ma il cuore degli attacchi del Carroccio colpiscono Pentastellati e Ceriscioli, quindi anche il PD, legando gli affondi al rinvio del Consiglio Comunale aperto sui temi della sanità avvenuto per “Indetto senza prima consultare gli ospiti per sapere eventuale disponibilità e poi rinviato con motivazioni risibili”.

Ecco però il fatto nuovo, nel volantino distribuito la Lega parla di un Ceriscioli assente anche a settembre così che “Avrà altro tempo per passare la patata bollente ad altri”, ironizzano. Ma poi ripartono all’attacco, mirando questo volta al PD locale che “Si scorda del fatto che la legge in vigore è figlia dei suoi governi e che quando c’erano governi amici in regione e a Roma”.

Ecco quindi l’attacco a 360°: Regione per aver consegnato un documento (allegato nella galleria fotografica e che fa menzione di zona dove “non sussiste nessun carattere di disagio orografico” e “area bene servita da 5 punti nascita alternativi: Jesi, Senigallia, Macerata ed Urbino”) che ha poi portato alla bocciatura della richiesta di deroga al regolamento nazionale per non chiudere il punto nascite, Ceriscioli assente al consiglio comunale aperto (ormai rinviato) ed Amministrazione per aver rinviato il civico consesso e per aver rimandato in commissione una mozione leghista per ottenere un documento condiviso. “Dopo un anno è ancora in commissione”.

 

“Era evidente a tutti che sarebbe finita così per mancanza di coraggio di alcuni e per opportunità politica di altri”.

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