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Fabriano

FABRIANO Lettera aperta di una lavoratrice Technowind al “Capitano” della Lega

Paola Zivcovich: «Chissà se Salvini si ricorda le promesse fatte ai dipendenti della nostra azienda e poi non mantenute»

 

FABRIANO, 14 settembre 2020 – Il leader della Lega torna nelle Marche e Paola Zivcovich gli scrive una lettera aperta: «Si ricorda le promesse non mantenute a Fabriano?” Aveva promesso di intervenire e non ha fatto niente per noi lavoratori della Technowind».

Paola Zivcovich candidata indipendente nella lista PSI – Italia Viva che sostiene come presidente Mangialardi per le Regionali 2020, ricorda al segretario della Lega le promesse non mantenute. È un fiume in piena la candidata fabrianese, figlia di profughi approdati in Italia il secolo scorso, cittadina italiana al 100%, mamma e nonna da pochi mesi.

In occasione della visita del Senatore ex Ministro dell’Interno, nelle Marche, la candidata gli ricorda le promesse non mantenute. «Non sopporto vedere la politica che prende in giro chi ha bisogno». Era l’8 febbraio 2018 quando in occasione della campagna elettorale per le elezioni politiche Salvini incontrò a Fabriano una delegazione degli operai della Società Technowind, di cui la Zivkovich faceva parte, che erano in protesta, permanente, davanti ai cancelli della fabbrica perché da mesi senza salario e senza cassa integrazione.

Il segretario della Lega si fermò con gli operai pochi minuti e promise di farsi carico del problema: «Datemi un riferimento dell’azienda, un nome e cognome, un numero di telefono e mi ci metto in contatto nelle prossime ore». Peccato che dopo i vari selfie di rito, se ne andò ed alle parole non seguirono i fatti. «Salvini quella telefonata non la fece mai». Nella lettera la Paola Zivcovich ricorda chi fu invece a risolvere realmente la questione in silenzio e lontano dalle telecamere.

(d. g.)

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