FABRIANO L’INTERPELLANZA DI GIOMBI: “RIEQUILIBRARE LE AREE VASTE IN FUNZIONE DEL TERRITORIO MONTANO”

FABRIANO, 30 novembre 2017 – La sanità continua ancora a far discutere la politica fabrianese, dopo le polemiche post incontro tra Sindaci dell’Ambito n.10 dell’Unione Montana (su spinta di CGIL, CISL e UIL) ed i Direttori dell’Area Vasta 2 Maurizio Bevilacqua e del  Distretto Sanitario Giuseppina Masotti, ecco arrivare l’interpellanza del consigliere di Fabriano Progressista Andrea Giombi.

Un documento protocollato per chiedere la posizione dell’Amministrazione in merito ad una possibile rideterminazione delle Aree Vaste in considerazione del territorio appenninico. “Una proposta di buonsenso, sicuramente difficile, ma che renderebbe davvero la sanità come bene alla portata di tutti e non un qualcosa razionalizzato attraverso parametri numerici”, osserva il Consigliere.

“Non voglio ritornare sulle polemiche dei giorni scorsi – spiega Andrea Giombi – piuttosto penso che sia necessaria una riflessione. Il problema del diritto alla salute nel nostro territorio ha una causa: l’attuale disegno delle aree vaste”.

Ed ecco quindi che ritorna protagonista il documento protocollato, perché tra le considerazioni il giovane Consigliere osserva che “l’area montana è di fatto subordinata alla esigenze della popolazione lunga la costa, violando di fatto i principi di equa distribuzione espressi dallo Statuto regionale”.

“Ecco perché ritengo intollerabile che il servizio sanitario debba essere suddiviso e distribuito tra la costa e il nostro territorio montano. Equamente distribuito quindi. Un obbligo statutario che non può essere adempiuto fino a quando il nostro diritto alla salute dovrà essere suddiviso con la costa regionale perché è intollerabile la situazione di interi reparti messi pericolosamente in discussione di esistenza così come è intollerabile il dover pretendere servizi essenziali a discapito di altre zone”. Un nuovo disegno delle aree vaste, per provare ad affermare la necessità di una montana “In cui il nostro Comune faccia da capofila”, conclude Giombi.

(s.s.)

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