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Fabriano Lughia, una mostra per rendere omaggio alla carta

La Fondazione Carifac ha inaugurato nella sua sede storica una raccolta delle opere realizzate negli ultimi dieci anni, tutte con la carta, in segno di omaggio alla città, una retrospettiva degli anni nei quali ha sperimentato principalmente con questo materiale

di Sara Marinucci

Fabriano, 22 gennio 2023 – Si è aperta ieri, sabato 21 gennaio, la mostra Lughia a Fabriano, dieci anni con la carta, allestita presso la sede storica della Fondazione Carifac, in via Gioberti, che rimarrà accessibile al pubblico fino al 24 marzo.

Dal lunedì al venerdì con orario 10 – 13, 15 – 18.

La mostra, presentata dal presidente della Fondazione Dennis Luigi Censi, a cura di Giuseppe Salerno, coordinamento e segreteria organizzativa curati da Antonietta Ciculi e Francesco Sulpizi, della Fondazione, propone una raccolta delle opere realizzate negli ultimi dieci anni, tutte con la carta, in segno di omaggio alla città, una retrospettiva degli anni nei quali ha sperimentato principalmente con questo materiale.

L’artista Lughia insieme al curatore Giuseppe Salerno

«Di questa mostra ci sarebbe da parlare tantissimo – ha spiegato Lughia – si tratta di 12 cicli di opere fatte tutte con la carta, esperimenti continui messi in atto durante i percorsi che ho realizzato a Fabriano. Ho cercato di rappresentare tutto ciò che si può realizzare con la carta, in un’ottica di omaggio alla città».

Presente alla mostra anche Mirella Morelli, poetessa che ha collaborato con l’artista e alla quale è stato riservato uno spazio all’interno del catalogo.

«Lughia fa della materia e della sua arte materica un messaggio, a volte difficile da decifrare ma che si va a completare con il mio lavoro di poetessa – ha spiegato Mirella Morelli -. Ho avuto la fortuna di fare un percorso davanti alle sue opere a casa sua, ed è stato davvero un viaggio onirico. Posso dire che Lughia sia un’artista dello spazio interiore».

Dopo la presentazione è stato possibile visitare la mostra insieme alla stessa Lughia e al curatore Giuseppe Salerno. Presente anche l’assessore regionale Chiara Biondi.

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