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FABRIANO L’ultimo capitolo della saga: don Umberto Rotili presenta il suo terzo libro

Il nuovo romanzo è stato scelto da Leone Editore come libro di rappresentanza al “Maggio dei Libri”

FABRIANO, 1 giugno 2021 – Serata di presentazione per il nuovo libro di don Umberto Rotili “La Settima Porta – Ai confini della creazione”, che si terrà questa sera ore 21,15 – presso la parrocchia della Misericordia. Evento che si svolgerà nuovamente in presenza, dopo le precedenti presentazioni avvenute su piattaforma digitale, e del quale Umberto da qualche anticipazione.

Iniziamo col parlare della presentazione di oggi, come si andrà a strutturare?

Io presenterò il libro e l’associazione Fabriano Storica che ho invitato, farà tutta la spiegazione dei luoghi che ho citato nel romanzo. Mi sono infatti avvalso di alcuni loro studi sui luoghi di Fabriano e mi sembrava bello poter svolgere questa serata insieme. 

Parlando della saga, puoi spiegare il percorso che ti ha portato a scrivere i tre romanzi?

La trilogia prende spunto da luoghi, storia e tradizioni di Fabriano rilette in chiave fantasy. Si tratta di un percorso fantasioso e spirituale, nel quale attraverso il linguaggio fantasy ho voluto passare dei messaggi su chi è l’uomo, chi è Dio, su come il lato materiale e spirituale nell’uomo si intrecciano, su come può elevarsi. Una lettura in chiave fantasy del percorso spirituale dell’uomo, non tanto religioso, e il suo bisogno di innalzare se stesso. 

E nel nuovo libro in particolare cosa succede?

In questo terzo libro si arriva alla conclusione di questa battaglia, questo armageddon che è stato un po’ il filo conduttore di tutti e tre i libri. Una battaglia spirituale che noi viviamo tutti i giorni – tra bene e male, tra la nostra volontà di affossarci o esaltarci – perché i peggiori nemici di noi stessi a volte siamo proprio noi che non crediamo nelle nostre capacità. La Settima Porta è una figurazione di qualcosa che va attraversato per poter scoprire ciò che già sappiamo, ma di cui prendiamo pienezza solo se abbiamo il coraggio di attraversare appunto questa porta. 

Una trilogia è un progetto ambizioso per uno scrittore: era delineato già dal primo romanzo?

L’idea è nata proprio come una trilogia, anche se dopo la stesura del primo libro mi ero arenato, e la sua pubblicazione è stata l’opportunità per riprendere in mano il progetto e portarlo a termine. La trilogia mi ha dato la possibilità di sviluppare anche tante storie parallele, storie che non sarei riuscito a inserire in un solo romanzo. 

Come vivi questa carriera da scrittore?

Devo dire che è stata un’esperienza inaspettata e molto gratificante, soprattutto perché del primo libro ho scoperto di aver venduto tantissime copie in regioni in cui non ho agganci, cosa che non mi aspettavo visto che con la pandemia c’è stato poco tempo e modo per fare presentazioni e pubblicità, se non online. Se di tutti quelli che hanno letto il libro, anche solo una piccola parte venisse a visitare Fabriano perché incuriosita dai luoghi dei tre romanzi per me sarebbe un successo

La settima Porta” è stato inoltre scelto da Leone Editore come libro di rappresentanza al Maggio dei Libri, la manifestazione nazionale che quest’anno tratterà il tema dantesco L’amore che move il sole e l’altre stelle, tema al quale il romanzo è molto attinente. Un altro successo quindi per Don Umberto, di cui si parlerà questa sera.

Sara Marinucci

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