FABRIANO L’ULTIMO SALUTO A VITTORIO MERLONI, UNA FILA INTERMINABILE HA RESO OMAGGIO AL GRANDE IMPRENDITORE

FABRIANO, 19 giugno 2016 – Profonda commozione e tanta gente che si è voluta stringere attorno al dolore dei familiari di Vittorio Merloni. Per tutta la giornata di oggi (19 giugno), diverse centinaia di persone hanno reso omaggio “all’imprenditore con la I maiuscola”. Perché “con la scomparsa di Vittorio Merloni non se ne va un pezzo di storia, se ne va la storia. Per una persona come lui, per tutto quello che ha fatto e per il comportamento sempre tenuto nei nostri confronti, dire che finisce un pezzo di storia sarebbe davvero riduttivo”. Fra le lacrime è questo il pensiero che tutti i dipendenti hanno esternato a più riprese. Nonostante la pioggia, c’è stato un flusso ininterrotto di persone che hanno voluto rendere omaggio al fondatore di Indesit, la multinazionale fabrianese ora di proprietà di Whirlpool, stringendosi attorno alla famiglia in questo momento di dolore infinito.

Malato da tempo, Vittorio Merloni è deceduto, a causa di un malore,  ieri mattina (18 giugno), intorno alle 8. Presenti per larghi tratti della giornata le figlie Maria Paola ed Antonella, così come la moglie di Vittorio, Franca Carloni. Il feretro dell’ex presidente di Confindustria non è mai stato lasciato solo. Gli operai, “i suoi operai”, si sono subito offerti per fare il picchetto d’onore e, ogni due ore, si sono alternati a vegliare “l’uomo a cui dobbiamo tutto”. E lo faranno fino a pochi minuti prima delle 17 di domani pomeriggio (20 giugno), quando il corteo funebre si muoverà in direzione della Cattedrale di San Venanzio, dove saranno celebrati i funerali; quindi il feretro sarà tumulato all’interno della cappella di famiglia nel cimitero di Albacina.

Un segno di affetto estremamente significativo, quello delle tute blu che ben evidenzia il forte legame che in oltre 40 anni di lavoro alla Indesit hanno instaurato con Vittorio Merloni. Sono stati i colleghi imprenditori Adolfo Guzzini, ex presidente di Confindustria Marche, e Giampaolo Giampaoli, ex presidente di Confindustria Ancona, i primi a rendere omaggio a Vittorio Merloni all’apertura della camera ardente dell’ex presidente Indesit nella storica fabbrica di Albacina di Fabriano.

Da questo stabilimento era cominciata nel 1975 l’avventura imprenditoriale di Vittorio Merloni, con la sua Merloni Elettrodomestici. Il sito, passato a Whirlpool che ha acquisito Indesit Company, chiuderà a fine mese. Poco dopo, il fratello di Vittorio, Francesco Merloni, si è fermato davanti al feretro, raccogliendosi in preghiera. Ha preferito una visita privata alla famiglia, sabato sera, l’ex Premier e ed ex presidente della Commissione Europea Romano Prodi che era legato a Vittorio Merloni da un’amicizia durata quasi 50 anni. Nel tardo pomeriggio di ieri, sono arrivati l’ex presidente di Bnl, Luigi Abete, uno dei grandi amici di Vittorio, e l’attuale presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia. Si sono fermati in raccoglimento davanti al feretro, insieme ai familiari. Ancora tanti gli attestati di stima e partecipazione che stanno giungendo, in queste ore, da ogni parte della Regione.

Il Rettore dell’Università Politecnica delle Marche, Sauro Longhi ha ricordato come “Vittorio Merloni è stato un testimone nei nostri valori che tanto ha contribuito alla crescita, consapevole dei sistemi sociali e dei territori, abbinando la conoscenza, ai saperi al fare e al costruire”. Con la morte di Vittorio Merloni, “si spegne il protagonista di una storia che ha disegnato il volto del nostro territorio nella seconda metà del Novecento. La sfida sarà onorare la memoria e interpretare il presente per rilanciarlo con accenti diversi ma con identica forza e convinzione”, le parole del presidente della Camera di commercio di Ancona, Giorgio Cataldi.

Domani, lunedì 20 giugno, sarà lutto cittadino a Fabriano, indetto dal sindaco Giancarlo Sagramola. Alle 17, nella Cattedrale di San Venanzio, il rito funebre che sarà officiato dal cardinale di Ancona, Edoardo Menichelli, dal neo vescovo della Diocesi di Fabriano-Matelica, mons. Stefano Russo, e dal suo predecessore, mons. Giancarlo Vecerrica.