FABRIANO IL MEETING DEL DIALOGO SPACCA LA POLITICA

Non si placa la polemica a distanza tra Lega e Sindaco Santarelli per il meeting del prossimo 4 febbraio. Stoccate anche dalla Senatrice Fucksia.

FABRIANO, 16 gennaio 2018 – Ormai è muro contro muro. Il meeting del prossimo 4 febbraio “Il dialogo e la conoscenza tra le civiltà” resta al centro della polemica politica cittadina.

Ed è una polemica feroce, nata con l’attacco (dopo un articolo de Il Giornale che titolava “La Fabriano grillina diventa la nuova Mecca dell’Islam”) del Senatore del carroccio Paolo Arrigoni, Commissario Nazionale per la Lega nelle Marche che accusava l’amministrazione fabrianese di incapacità e di “Servire le comunità islamiche dovrebbero preoccuparsi dei problemi di sicurezza della città che maldestramente governano e soprattutto dei 6mila disoccupati vittime della profonda crisi economica che sta drammaticamente colpendo uno dei distretti industriali più importanti della carta e degli elettrodomestici”.

Replica tramite Facebook del primo cittadino, che fuga subito ogni dubbio del Senatore (Arrigoni aveva infatti dichiarato nel suo affondo che nella città della carta erano presenti due Moschee), affermando che in città non sono presenti moschee. “Nella foto usata per l’articolo de Il Giornale ci sono il Presidente del centro culturale islamico, l’Ambasciatore Algerino in Italia, e il Presidente della Caritas Diocesana”, osserva il Sindaco, cercando di usare l’ironia per smontare la polemica e ricordando che durante la marcia della pace erano presenti comunità cristiana, indiana ed islamica. Conclude citando Papa Francesco, “L’incontro vero con l’altro non si ferma all’accoglienza”.

Ma a riattizzare le fiamme ecco la Senatrice Serenella Fucksia, che contesta le parole del primo cittadino sottolineando la presenza dell’Ambasciatrice palestinese Mai al Kaila: “Da sempre ha una chiara posizione filo-palestinese, collegata ovviamente ad Hamas. La sua presenza vista la difficile e sempre viva, questione israeliano-palestinese, specie all’indomani dell’iniziativa di Trump di trasferire la Capitale di Israele a Gerusalemme, non è di poco conto. Nulla di ciò che avviene è irrilevante e senza conseguenze, per cui occorre sempre massima prudenza e anche tempismo”. Pone infine delle domande la Senatrice: “2 centri culturali islamici in una cittadina di circa 30.000 abitanti non sono pochi. Cosa fanno? In che lingua pregano? Da chi sono finanziati? E le cooperative e associazioni che ci girano attorno? Il nostro Vescovo Stefano Russo cosa ne pensa? Mi piacerebbe avere Sue rassicurazioni a riguardo”.

Nuovo round con una seconda nota del carroccio, questa volta dal Coordinamento fabrianese, che punta il dito contro le “Omelie grilline” e ricorda al primo cittadino che“Il Sindaco potrebbe leggersi cosa disse Papa Benedetto XVI nell’Università di Ratisbona il 12 settembre 2006 sull’Islam, anche quelle parole sono interessanti e fanno riflettere”. Prosegue poi l’affondo il Coordinamento ricordando le criticità fabrianesi: “Siamo una citta in continuo calo demografico, colpita da una crisi industriale pesantissima dove ci sono intere famiglie senza lavoro e altre rischiano per le vertenze aperte. Fabriano é diventata terra di conquista per bande di predoni e delle multinazionali che vengono a fare shopping di aziende storiche, senza progettualità per il territorio e mettendo sempre più a rischio l’occupazione e la tenuta sociale di una città che sembra destinata all’agonia”.

Stesse domanda all’Amministrazione anche da parte del Carroccio, che chiude l’affondo ricordando che “Le espulsioni di elementi radicali nella vicina Cerreto D’Esi, dove è vissuto per un periodo un terrorista morto in Siria nelle file dell’Isis, ci ricorda che il rischio e presente in ogni luogo, anche per la facilita di comunicazione tra Ancona e Perugia. La cittadinanza è preoccupata da tutto questo e il Sindaco non può. Il tempo degli spot è finito, e tempo di far conoscere quali sono le vere priorità di questa amministrazione.”

(s.s.)

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