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Cronaca

FABRIANO MISURE SPECIFICHE E FONDI DELLA REGIONE PER LA REINDUSTRIALIZZAZIONE DEL TERRITORIO FABRIANESE

FABRIANO, 5 marzo 2016 – “Ci sono delle ottime opportunità per le imprese del fabrianese che vogliono investire. La Regione Marche ha licenziato nel dicembre scorso  le norme attuative del Programma Operativo del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale POR FESR 2014/2020 in cui sono previste misure specifiche per il nostro territorio”.  Così, aprono il nostro incontro, presidente e segretario della Cna di Fabriano, Mauro Cucco e Brunella Bianchi

“I bandi per l’erogazione dei fondi” sono ancora loro parole “che vedranno la luce entro il mese di marzo, avranno come obiettivo lo sviluppo occupazionale e produttivo nelle aree colpite dalla crisi, come quella di Fabriano, favorendo e incentivando interventi sia per il miglioramento che per la riqualificazione delle imprese esistenti come anche per l’impianto di nuove attività produttive. Il nuovo POR, rispetto al precedente, mette in campo più risorse (le risorse complessive POR FESR e FSE passano da 570,5 milioni di Euro a 624,4; il 9,5% in più ndr), prevedendo una maggiore concentrazione degli investimenti, ampliando la possibilità di ricorrere ad interventi di ingegneria finanziaria e ad una migliore definizione delle aree specifiche d’intervento”.

Per la nostra area territoriale? “Sono previsti fondi e modalità attuative nel Bando atteso per l’Asse 3. Azione 7.1: “Interventi di sostegno ad aree territoriali colpite da crisi diffusa delle attività produttive, finalizzati alla mitigazione degli effetti delle transizioni industriali sugli individui e sulle imprese. Interventi di sostegno all’avviamento, allo sviluppo e alla continuità di impresa nelle aree di crisi produttiva” finanziato per 17 milioni di Euro”.

In cifre, gli investimenti previsti? “Potranno essere dai 100 mila ai 1,5 milioni di Euro, la Regione finanzierà con contributi in conto capitale, a fondo perduto, dal 20 al 50 per cento a secondo del tipo d’investimento utilizzando la formula a sportello”.

Bene, di solito però i criteri di ammissibilità sono lunghi e farraginosi? “in questo caso sono ridotti all’osso e vertono sulla localizzazione dell’impresa nelle aree interessate dalla crisi, Fabriano è una delle tre individuate insieme a quella pesarese ed al Piceno, e il mantenimento dei livelli occupazionali”.

Parliamo ora dei progetti ammissibili? “Quelli a sostegno delle start up di nuove attività e a progetti d’investimento finalizzati alla creazione di un’unità produttiva, all’ampliamento o diversificazione di un’azienda già esistente, acquisizione degli attivi di uno stabilimento già chiuso o che sarebbe stato chiuso senza l’intervento di una nuova proprietà anche costituita in associazione delle maestranze occupate nell’impresa stessa. Sono oltre tutto ammissibili, nei limiti del 20% del totale dell’investimento, anche i progetti per l’innovazione dei processi e dell’organizzazione aziendale, purché strettamente connessi e funzionali alla loro realizzazione d’investimento. Si aggiungono a questi anche i progetti di trasmissione d’impresa volti a favorirne la continuità operativa anche attraverso il ricambio generazionale. Doveroso rilevare anche, l’imponenza dei fondi e la qualità delle misure messe in campo dalla Regione Marche per accompagnare la riqualificazione del nostro tessuto produttivo, ora la palla passa alle imprese del comprensorio che dovranno dimostrare di essere all’altezza della sfida che gli viene proposta”.

In questo contesto, la Cna di Fabriano “sempre attenta alle esigenze delle imprese del territorio” ha predisposto “una consulenza gratuita per valutare anzitempo i progetti imprenditoriali che verranno proposti in modo da essere immediatamente operativi al momento della presentazione dei bandi” e comunque per qualsiasi informazione o delucidazione in merito si può contattare la segretaria Brunella Bianchi (tel.  3486011417) o rivolgersi alla sede della Cna di Fabriano.

(Daniele Gattucci)

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