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FABRIANO NELLA MORSA DELLA BREXIT CI SONO FINITI ANCHE I FABRIANESI

Una decina di giovani sono in Inghilterra per motivi di lavoro o di studio, si parla sempre più di Brexodus

 

FABRIANO, 26 marzo 2019 – Tra gli italiani che vivono, lavorano e studiano in Gran Bretagna ci sono anche diversi giovani di Fabriano che si stanno confrontando con la preoccupazione di quello che potrebbe succedere dopo la data di uscita dall’Unione Europea; trattativa che qualche giorno fa è stata posticipata dal 29 marzo al 22 maggio.

Londra è la tredicesima città in cui vivono più italiani, superando persino capoluoghi di regioni come Venezia, Trieste e Catanzaro, ma di questi 700 mila solo la metà è  registrata all’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero (A.I.R.E).

A Fabriano se ne parla, perché l’ipotesi è che i nostri concittadini, insieme alle decine di migliaia di italiani, possano ritrovarsi di punto in bianco in una zona grigia, senza certezze e con probabili problemi dal punto di vista burocratico.

Gli italiani che sono già residenti e lavorano stabilmente non avranno problemi; per quelli che arriveranno da dicembre 2020 in poi sicuramente sarà più difficile trovare lavoro e gestire la quotidianità. E mentre si posticipava la data di uscita, sul sito del Parlamento britannico veniva lanciata la nuova petizione per chiedere la revoca dell’articolo 50.

Nei giorni 1 milione di britannici era in piazza per chiedere un altro referendum, e 5 milioni hanno già firmato per l’annullamento dell’uscita.

Sul web si parla anche di Brexodus, cioè la migrazione dalla Gran Bretagna verso altre mete, visto che questo non sembra più il paradiso lavorativo e sociale sognato da tanti italiani.

Sara Marinucci

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